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Cecchino spara al chitarrista di una band rock metal per il volume della musica troppo alto. La vittima: “Pensavo mi avesse punto un calabrone”

Una semplice serata di festa e musica poteva trasformarsi in tragedia

Doveva essere una serata di musica e di grande festa, in realtà poteva trasformarsi in tragedia. La band di musical rock metal, Burial of Babylon, il 28 luglio si stava esibendo nel cortile del castello di Berenguardo, in provincia di Pavia. D’un tratto il chitarrista 31enne Simone Maffei ha sentito che qualcosa lo aveva colpito. “Stavamo suonando il secondo brano – ha detto a Il Giorno quando sono stato colpito come da una manata che mi ha spostato la spalla. Ho continuato a suonare all’inizio non mi ero reso conto che qualcuno mi aveva sparato, pensavo a un grosso insetto”.

I medici, presenti nel posto, lo hanno poi soccorso e portato all’ospedale, dove si sono accorti che il musicista era stato colpito da un pallino calibro 4.5, partito da una carabina ad aria compressa. “Mi hanno estratto un piombino a forma di clessidra – ha continuato Maffei – conficcato nel muscolo della spalla destra, sotto la scapola, circa 2 centimetri sotto l’arteria. Sono stato fortunato poteva andare decisamente peggio”. Tre punti di sutura e dimesso con prognosi di 15 giorni.

Gli agenti della squadra mobile di Pavia hanno rinvenuto un altro colpo che però è finito sul piatto di una batteria di un’altra band che aveva suonato prima. Dai primi interrogatori nessuno si sarebbe accorto dello sparo. Di certo il cecchino non sopporta la musica alta.