L’ultima volta che i vertici israeliani hanno decise di usare il National Management Center era il 2018. Il primo ministro Benjamin Netanyahu ordinò che il gabinetto di sicurezza vi tenesse una serie di riunioni di alto livello, probabilmente per impedire fughe di notizie ai media. Da allora, il bunker sotterraneo di Gerusalemme è rimasto inutilizzato, anche durante questi ultimi dieci mesi di guerra israeliana a Gaza. Finora a Tel Aviv non lo hanno ritenuto necessario. Ma l’assassinio del capo dell’ala politica di Hamas, Ismail Haniyeh, compiuto da Israele a Teheran la scorsa settimana, ha cambiato le carte in tavola. Ora l’Iran, seppur non abbia “l’obiettivo di provocare una escalation”, è deciso a rispondere “all’aggressione” dello Stato ebraico. Il portavoce del ministero degli Esteri iraniano, Nasser Kanani, ha dichiarato che, basandosi sui principi del diritto internazionale, “l’Iran intraprenderà un’azione seria e deterrente con forza, determinazione e fermezza, punendo l’aggressore”.
Per questo a Tel Aviv è stato deciso di allestire il National Management Center. Il bunker di Gerusalemme, come riportato da Time of Israel, può resistere ai colpi di una vasta gamma di armi esistenti e mantenere aperte le comunicazioni con il quartier generale della Idf, l’esercito israeliano. È stato costruito sulle colline di Gerusalemme 18 anni fa, nel 2006, dopo la fine della seconda guerra israelo-libanese, al costo di miliardi di shekel. La sua posizione precisa e la sua profondità sono sconosciute. Può ospitare centinaia di persone. È destinato ai membri del governo e ad altri enti civili considerati essenziali.
Con l’aumentare delle tensioni in Medio Oriente, lo Shin Bet – il servizio di sicurezza interna israeliana – ha deciso di predisporre il bunker per il premier Netanyahu e per altre personalità di spicco. Prepararlo per l’uso in questo momento, secondo Ynet, potrebbe essere un’indicazione di quanto Israele percepisca come grave e imminente la minaccia da parte dell’Iran e di Hezbollah. Soprattutto considerando che il bunker non è stato utilizzato neanche durante l’ultimo massiccio attacco dell’Iran, quello dello scorso aprile, quando Teheran lanciò oltre 300 missili e droni contro Israele, la maggior parte dei quali furono intercettati. Ma questa volta, riportano i media locali, i funzionari israeliani ammettono che “i colpi iraniani potrebbero provocare danni e vittime in città.
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La Redazione
Parigi, 6ago. (Adnkronos) - Cambia di nuovo la classifica dei 5000 metri alle Olimpiadi di Parigi 2024. La giuria d’appello ha riammesso la keniana Faith Kipyegon dopo la squalifica per presunta irregolarità, niente medaglia di bronzo per l’azzurra Nadia Battocletti che torna al quarto posto. Solo cartellino giallo per Faith Kypiegon e il controricorso italiano che è stato appena respinto con la keniana riammessa in classifica e Nadia Battocletti, definitivamente quarta.
Roma, 5 ago. (Adnkronos) - "La politica internazionale è importante ed è' vero che abbiamo idee diverse su come supportare l'Ucraina, ma siamo tutti d'accordo da subito sul chiedere il cessate il fuoco a Gaza". Così Elly Schlein a In Onda su La7. "Le alleanze si fanno tra diversi e riusciremo a trovare una quadra".
Roma, 5 ago (Adnkronos) - "Con Conte ci sentiamo spesso, ma non c'è questo tipo di rapporto". Così Elly Schlein a In Onda su La7 rispetto ai retroscena secondo cui Beppe Grillo si sarebbe lamentato perchè Giuseppe Conte prenderebbe la linea dalla segretaria Pd.
Roma, 5 ago. (Adnkronos) - "Invece che fare una battaglia contro le liste di attesa o sui salari bassi, loro la crociata la fanno contro un'atleta e passano come i trattori sulle vite delle persone, un gioco cinico sulla pelle delle persone". Così Elly Schlein a In Onda su La7 sul caso scoppiato attorno alla pugile algerina, Imane Khelif.
Roma, 5 ago. (Adnkronos) - "C'è un tentativo costante di riscrivere la storia, un delirio di onnipotenza. E' una destra che anzichè occuparsi dei problemi degli italiani, si è occupata di occupare ogni posto specie nell'informazione e nella cultura proprio perchè p in atto questo tentativo di riscrivere la storia del nostro Paese e noi non lo accettiamo". Così Elly Schlein a In Onda su La7.
Roma, 5 ago. (Adnkronos) - "Questi tengono stretta la fiamma nel simbolo e fanno pure gli offesi. Questa destra non ha mai tagliato le radici con il proprio passato. C'è un collegamento con la destra missina. Hanno fatto due giorni le vittime, ma poi c'è chi mette in discussione quelle sentenze". Così Elly Schlein a In Onda su La7.
Roma, 5 ago. (Adnkronos) - "C'è un delirio di onnipotenza di questa destra che prova a riscrivere la storia e noi non accetteremo una riscrittura della storia. La responsabilità di chi guida una comunità è quella di ricucire le ferite e invece Giorgia Meloni sceglie ogni volta di dividere. Da un alto c'è la difficoltà a scaricare i suoi e infatti a 24 ore dalle parole di Mollicone, lei ancora non si è pronunciata: lei antepone la ragione di partito alla dignità delle istituzioni. E poi c'è da pensare che ogni volta si cerchi di coprire l'incapacità del governo deviando l'attenzione su altro". Così Elly Schlein a In Onda su La7.
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