Nella corsa contro il tempo del Parlamento per l’approvazione di ben quattro decreti prima della pausa estiva, oggi è arrivato il via libera definitivo al decreto Ricostruzione. II provvedimento è legge con 153 voti a favore, 94 contrari e 4 astenuti. Il provvedimento introduce norme urgenti “per la ricostruzione post-calamità, per interventi di protezione civile e per lo svolgimento di grandi eventi internazionali”. Il dl era già stato approvato dall’Aula del Senato lo scorso 31 luglio. Hanno protestato i dem: “Nel decreto c’è di tutto tranne una strategia e soprattutto risorse per affrontare emergenze e interventi di prevenzione”, ha detto la capogruppo Pd alla Camera Chiara Braga. “Hanno bocciato anche un ordine del giorno a mia firma che impegnava semplicemente il governo a rendere disponibili, nella prossima legge di bilancio, le risorse finanziarie necessarie per le famiglie e le aziende danneggiate dagli eventi calamitosi del 2022 e del 2023. Quello che ha chiesto la Conferenza delle Regioni, denunciando l’assoluta insufficienze degli stanziamenti attualmente previsti. Famiglie e imprese lasciate sole o ristorate in minima parte, come in Emilia Romagna, dopo le immagini della premier Meloni che in stivaloni nel fango prometteva fondi nel giro di qualche settimana. Non era vero niente“.

Queste alcune delle misure contenute nel decreto: contributi ai privati; accelerazione nelle procedure di ristoro; proroga dell’incarico al Commissario per la ricostruzione in Emilia-Romagna, Toscana e Marche; misure a favore dei Campi Flegrei colpiti dal bradisisma; risorse straordinarie per il vertice G7 di Brindisi e una norma sulla Fondazione Milano Cortina 2026.

Nel decreto si prevede il riconoscimento di contributi ai privati che hanno avuto la casa danneggiata da eventi calamitosi. Si elimina la possibilità di accedere ad un contributo per il danneggiamento di beni mobili non registrati, danneggiati dal sisma del 2016. E si prevede che il Commissario straordinario possa riconoscere un contributo commisurato in maniera forfettaria e sulla base del numero e della tipologia dei vani all’interno dei quali erano i beni mobili, nel limite di 3.200 euro per la cucina e di non oltre 700 euro per gli altri vani, fino ad un importo massimo complessivo di 6.000 euro per abitazione.

Si affrontano poi le procedure di ristoro nell’ambito degli interventi di ricostruzione privata per far rientrare le persone nelle proprie abitazioni e si prevedono misure per “promuovere la sicurezza del territorio colpito dall’alluvione” anche liberando le aree di maggiore pericolosità idrogeologica. Il Commissario straordinario, nel procedere alle verifiche a campione sui beneficiari, con cadenza che può essere anche mensile, può avvalersi anche di enti pubblici o organi statali. E può revocare il benefico se accerta che non esistevano i presupposti per poterlo concedere. Nel testo si indicano anche nel dettaglio i suoi poteri e le procedure per la selezione della figura del Commissario oltre che le varie proroghe. Quello per le regioni Emilia-Romagna, Toscana e Marche, interessate dalle alluvioni, resterà in carica fino al 31 dicembre 2024.

Il decreto prevede anche che il Gruppo FS possa dare un contributo importante per la messa in sicurezza delle infrastrutture nei territori colpiti da calamità naturali. Il Commissario straordinario può predisporre e approvare piani speciali per la messa in sicurezza e ricostruzione delle infrastrutture stradali danneggiate. Anas può provvedere, oltre che al ripristino, anche agli interventi di contrasto al dissesto di strade che possono non essere di sua competenza. Si introducono norme in materia di gestione dei materiali di scarto prodotti dagli eventi calamitosi. E si inserisce la concessione di un contributo per completare il processo di ricostruzione dopo il sisma in Abruzzo del 6 aprile 2009. Esclusi dal contributo gli immobili abusivi. Si proroga al 17 settembre 2025 lo stato di emergenza dichiarato per eventi meteorologici nelle Marche. Si estende poi all’Agenzia Italia Meteo le facoltà di assumere personale per altri 5 anni.

Nel testo è anche confluito il decreto che stabiliva misure a favore dei Campi Flegrei colpiti dal bradisisma. Si istituisce anche per questa emergenza la figura del Commissario Straordinario e si indicano interventi di riqualificazione degli edifici pubblici e per la funzionalità delle infrastrutture di trasporto.

Inoltre, sono previste procedure agevolate. Ci sono misure per assicurare anche la continuità dell’attività scolastica. La Regione Campania può assegnare un contributo ai nuclei familiari, la cui abitazione sia stata sgomberata per inagibilità, fissato in proporzione al numero dei componenti. Il contributo potrà andare da un minimo di 400 a un massimo di 900 euro mensili. Oltre al contributo aggiuntivo di 200 euro al mese per ogni soggetto, presente nel nucleo familiare, over-65 o con disabilità con percentuale di invalidità non inferiore al 67%. Sempre la Regione Campania adotta gli atti necessari a evitare che si costruiscano nuovi immobili nell’area. In caso di inadempienza, il Consiglio dei Ministri esercita il potere sostitutivo vietando il rilascio di titoli edilizi. Si delinea poi la programmazione degli interventi di riqualificazione sismica del patrimonio edilizio ad uso residenziale nell’area dei Campi Flegrei.

Per quanto riguarda il vertice del G7 che si è tenuto in Puglia, oltre ad incrementare la presenza delle forze dell’ordine nella zona, si destinano anche risorse straordinarie alle Forze di polizia, per un ammontare di 13,95 milioni per il 2024. Introdotta anche una norma di interpretazione sulla Fondazione ‘Milano Cortina 2026’, in cui si prevede che la fondazione non riveste la qualifica di organismo di diritto pubblico e che le sue attività non sono disciplinate da norme di diritto pubblico.

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