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“Dopo essermi operato di tumore, i produttori de La Piovra volevano interrompere il contratto. Mia moglie sbloccò tutto”: il retroscena di Remo Girone

L'attore ha conosciuto la popolarità nazionale con il personaggio di Tano Cariddi

Tanta gavetta e tanto lavoro a teatro (da Luca Ronconi a Peter Stein), al cinema (da Marco Bellocchio a Ettore Scola) fino alla tv con il boom della serie tv storica Rai “La Piovra”, andata in onda dal 1984 al 2001. Remo Girone ha interpretato il “cattivo” Tano Cariddi e la gente impazziva ad ogni suo passaggio per strada. “In fondo aveva una sua umanità e il pubblico lo aspettava al varco, – ha affermato l’attore a Il Corriere della Sera – proprio nei suoi cedimenti umani… Però poi si ripigliava e ridiventava malvagio. E comunque, mi lasci dire: forse era tanto apprezzato perché lo interpretavo bene”.

I fan non mancavano: “Tra i tanti spettatori che mi riconoscevano, fui sorpreso da un fan molto particolare. Mi trovavo a Nizza con amici, andammo insieme in una chiesa che accoglieva i poveri, per fare beneficenza. Un clochard mi guarda e mi dice: ‘io ti conosco, sei un attore, quello della Piovra!’. Inevitabile la battuta degli amici: sei famosissimo pure tra i barboni!”.

Ma proprio durante le riprese Girone è stato colpito da tumore: “Lavorare e combattere con la malattia non è stato facile. Dopo essermi operato, dovevo fare della chemioterapia e i produttori della fiction volevano interrompere il contratto, sostituendomi con un altro personaggio simile. Andai a reclamare, accompagnato dal mio avvocato, ma poi fu mia moglie a sfornare una brillante idea. Siccome stavamo girando la nona serie, propose al regista di farmela chiudere in anticipo con una bellissima scena e di riprendermi nel cast per la decima serie, dopo aver terminato le mie cure. Così è stato: il tumore guarito e Tano Cariddi di nuovo in pista”.