Alcuni l’avranno usato per digerire, altri ancora come ingrediente per la preparazione di dolci fatti in casa. Oggi scopriamo che molti atleti impegnati nel mezzofondo ne fanno uso. Parliamo del bicarbonato. La ragione della sua sorprendente diffusione è che garantisce il miglioramento della performance sportiva. Ma attenzione, non è l’uso esclusivo del bicarbonato a fare ottenere questo effetto: troppo semplice. In realtà, il bicarbonato è il principale ingrediente di un prodotto – il “sistema bicarb” – progettato dall’azienda svedese Maurten che si occupa di nutrizione sportiva. Non è quindi strano se negli ultimi tempi circolino frasi su questo ritrovato del tipo “Una polvere d’oro”, “l’80% degli atleti impegnati nel mezzofondo ne fa uso”, ecc.
Di cosa si tratta
L’idea nasce da Andy Sparks, un ricercatore della John Moores University di Liverpool. Secondo quello che scrive Jeremy Wilson, autore sul Telegraph di un’inchiesta sul prodotto, Moores ha capito che una volta scongiurata qualsiasi reazione negativa dello stomaco, il bicarbonato aiuta gli atleti a tamponare la produzione di ioni, prolungando il periodo di resistenza allo sforzo. Da questi studi è poi nata la collaborazione con Maurten, con la successiva diffusione del prodotto sul mercato mondiale. In pratica è un gel che bypassa l’intestino e combatte l’acido lattico. L’azienda svedese sostiene che due terzi dei medagliati nelle gare di media e lunga distanza ai Mondiali di atletica leggera a Budapest utilizzassero il loro prodotto.
Gli atleti che lo hanno usato
Il Team Visma risulta tra i partner nutrizionali di Maurten, così come le squadre On e NN Running (nel team NN figura la campionessa olimpica Faith Kipyegon). Al Telegraph Sport è stato anche detto che il defunto Kelvin Kiptum ha utilizzato il bicarbonato di sodio prima del suo record mondiale nella maratona. Un’altra ragazza che usa dichiaratamente il sistema bicarb è Keely Hodgkinson, medaglia d’oro a Roma negli 800 metri. “Non abbiamo riscontrato alcun problema gastrointestinale, quindi ora ottiene tutti i benefici senza gli effetti collaterali”, afferma Trevor Painter, allenatore di Hodgkinson. Anche Jenny Meadows, bronzo mondiale negli 800 metri a Berlino 2009 e allenatrice dell’M11 Track Club, afferma che “Il bicarbonato viene preso da tutti, due ore prima della gara puoi vedere una lunghissima schiera di atleti che lo utilizza. Se non lo fai, parti in svantaggio. Maurten ha trascorso tanto tempo con alcuni dei migliori atleti al mondo e ogni giorno prova a migliorare il prodotto”.
Il parere dell’esperto
“Gli effetti del bicarbonato di sodio sono confermati da varie ricerche. Un’importante revisione di questi studi è stata pubblicata nel 2021 dall’International Society Of Sports Nutrition e ha rilevato un miglioramento delle prestazioni e della resistenza alla fatica, in particolare nelle attività anaerobiche come mezzofondo, corsa, nuoto, ciclismo, canottaggio o in ogni caso in quelle discipline in cui è richiesto uno sprint iniziale”, spiega al FattoQuotidiano.it la dottoressa Chiara Boscaro, Biologa Nutrizionista presso gli Istituti Clinici Zucchi di Monza e Istituto Clinico San Siro di Milano.
Qual è il meccanismo fisiologico che porta a questo risultato?
“Il bicarbonato produce un miglioramento della capacità del sangue di mantenere un ph ottimale durante l’esercizio anaerobico. In sintesi, durante un’attività anaerobica le cellule muscolari producono ioni idrogeno che tendono ad abbassare il ph, acidificando il sangue. Per ridurre l’acidità l’organismo tampona questi ioni ricorrendo alle proprie riserve di bicarbonato per combattere l’acidità, un processo che risulta faticoso. Se invece forniamo all’organismo il bicarbonato, facilitiamo questa azione tampone ritardando il senso di fatica e tutti quei sintomi tipici che l’accompagnano e che molti di noi conoscono: sensazione di dolore, bruciore muscolare e che di fatto sono segnali inviati dal nostro corpo per dirci di interrompere l’attività”.
Nel prodotto che usano gli atleti c’è un componete, un gel, che riduce gli effetti collaterali sullo stomaco che può provocare il bicarbonato.
“A prescindere dal prodotto dell’azienda svedese, uno stratagemma da adottare è quello di mangiare qualcosa di leggero, un pasto a base di carboidrati insieme al bicarbonato per tamponare alcuni effetti, come senso di nausea e vomito, negli atleti che ne possono risentire.
Quanto bicarbonato prendere?
“Questo è un altro aspetto fondamentale. Non è che se uno ne assume forti quantità ha migliori risultati, anzi rischia di peggiorare la situazione. Per cui è bene sapere che la dose ottimale è tra i 0,2-0,3 grammi di bicarbonato di sodio per kg di peso corporeo. Per esempio, un atleta che pesa 70 kg dovrebbe prenderne circa 1,5-2 cucchiai prima della performance sportiva. Se si va oltre subentrano i sintomi citati prima, come gonfiore, nausea, vomito che ovviamente vanificano gli effetti che vogliamo ottenere”.
Ci sono alcune tipologie di persone che non dovrebbero assumere bicarbonato di sodio?
“Chi soffre di pressione alta, gastrite o suda molto. Nel caso del prodotto realizzato da questa azienda non conosco l’effettiva composizione. Di fatto il gel utilizzato è una struttura protettiva intorno a queste compresse, di diametro ridotto, per evitare che si sciolgano nello stomaco e possano invece attraversare facilmente lo stomaco per poi liberarsi nell’intestino tenue evitando sintomi fastidiosi. In ogni caso, prima di assumere bicarbonato di sodio o un prodotto come questo creato ad hoc per gli sportivi è sempre buona norma consultarsi con un medico o nutrizionista”.