I CAPI NEGLI ALLEVAMENTI IN UN DATO MOMENTO (E NON ALL’ANNO)
Si è scelto di indicare gli oltre 31 milioni di capi presenti sul territorio in un dato momento (alla data di aggiornamento indicata, specie per specie). La frequenza di aggiornamento cambia a seconda della specie, ma i numeri sugli animali non variano in modo significativo. L’obiettivo è dare l’idea del numero di animali con cui ogni cittadino convive. Non si tratta, dunque, di quelli allevati in un anno in Lombardia che sono molto più numerosi, in modo particolare per gli avicoli. Proprio per questo, per avere un dato quanto più completo possibile sugli animali allevati all’anno in un determinato territorio, si fa riferimento anche ai dati sulla macellazione. E, a conferma che i dati dell’inchiesta sono per difetto, si segnala anche un gap tra i dati degli animali allevati nel corso di un anno e quello sulle macellazioni del relativo anno. A titolo di esempio, considerando l’orientamento produttivo ‘pollame da carne’, ilfattoquotidiano.it ha calcolato la media della presenza di polli negli allevamenti della Lombardia nei dodici mesi del 2023. Si parla di quasi 10,2 milioni di polli. Anche ipotizzando cinque cicli produttivi all’anno, si arriverebbe comunque a un numero di polli inferiore rispetto ai 73 milioni di polli, tutti provenienti dalla regione Lombardia, che risultano macellati nel corso del 2023, tra i 36 milioni macellati nella stessa regione, i 29 milioni macellati in Veneto, i 7 milioni in Emilia Romagna e i 724mila in Piemonte.

LA SELEZIONE DEGLI ALLEVAMENTI PIÙ IMPATTANTI
Bovini e bufalini – Per avere un quadro del numero di allevamenti nelle province della Lombardia e del loro impatto, ilfattoquotidiano.it ha utilizzato lo stesso criterio, sia per bovini che per bufalini, escludendo gli allevamenti con meno di 20 capi e utilizzando i dati aggiornati al 31 dicembre 2023. Nel caso dei bovini, quindi, su un totale di 14mila allevamenti con 1,5 milioni di bovini allevati, sono stati esclusi 8.556 allevamenti, ma appena 28.512 capi sul totale di capi. Sono stati, invece, inclusi nelle tabelle solo gli animali allevati nelle 5.831 strutture di capacità maggiore ai 20 capi. Si tratta di 1.488.648, quasi 1,4 milioni in allevamenti con più di 100 capi. Per quanto riguarda i bufalini, la Lombardia è al quinto posto sia per numero di allevamenti (il 2% di quelli italiani) sia per capi (poco più dell’1%). Escludendo gli allevamenti più piccoli, restano 16 strutture e 5416 capi in tutta la regione. Con numeri di molto inferiori, la provincia con più capi è quella di Milano (1.468), seguita da Cremona e Bergamo, ma per la densità sul territorio prima è Lodi, seguita da Milano e Cremona.

Suini – Escludendo collezioni e strutture faunistiche, allevamenti familiari e non dpa (non destinati alla produzione di alimenti) per quanto riguarda l’orientamento produttivo e gli animali allevati in stato semibrado, per quanto riguarda invece la modalità di allevamento i dati, aggiornati al 31 dicembre 2023, riportano di 2377 allevamenti con oltre 3,9 milioni di suini. La banca dati fornisce la densità di strutture e capi per ogni singola provincia, ma in questo caso non estrapola quelli riferiti ai soli maiali: i dati provinciali, dunque, sono riferiti alle due specie di suini, ma va anche tenuto conto del fatto che il numero di cinghiali è davvero irrilevante. In tutta la regione risultano quattro allevamenti dedicati esclusivamente ai cinghiali che, in totale, sono appena 76 su quasi 4 milioni di suini.

Polli e galline ovaiole – Dalla banca dati sono esclusi gli allevamenti familiari. È stato possibile escludere, inoltre, solo le strutture di capacità inferiore ai 250 capi, per poter accedere ai dati sulla densità per chilometro quadrato di allevamenti e capi per le singole province. Va però sottolineato che è esiguo il numero di avicoli che si trova in strutture con capacità inferiore a 5mila capi a ciclo. Emblematico il caso dei polli da carne: 10.957.085 a ciclo sono allevati in strutture lombarde convenzionali (dove non si praticano né allevamento biologico, né metodi alternativi) sopra i 250 capi di capacità e, di questi, quasi tutti (10.954.298) in allevamenti con una capacità di oltre 5mila capi. Di fatto, gli allevamenti sotto i 5mila capi sono 53 in tutta la regione e ci sono 3.886 polli a ciclo sui quasi 11 milioni totali. Discorso simile per le galline ovaiole: su 292 allevamenti, 169 sono ‘a terra’, 99 in gabbia, 34 all’aperto e 18 biologici.

Tacchini da ingrasso – Anche per i tacchini da ingrasso, il sito dell’Anagrafe Zootecnica esclude già gli allevamenti familiari e i relativi capi. In tutta la regione sono 126 gli allevamenti con quasi 1,6 milioni di tacchini, numeri certamente inferiori rispetto a quelli relativi ai polli e alle galline ovaiole. L’unico allevamento con capacità inferiore ai 250 capi ospita 30 tacchini, mentre tutti gli altri animali sono allevati in strutture non solo sopra i 250, ma in quelle di capacità superiore ai 500 capi. Brescia è ancora prima con 64 allevamenti (circa 820mila capi) e Mantova la segue con 40 impianti e 437mila capi a ciclo. In media, però, sono 186 capi a chilometro quadrato in provincia di Mantova e 171 in quella di Brescia.

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