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Cos’è il Tongue Scraping e perché pulire la lingua è importante come lavare i denti: “Si rischiano infezioni orali e infiammazioni”

In commercio esistono strumenti come il nettalingua, che promettono di liberarci dalla patina biancastra e dai batteri. Abbiamo chiesto a un esperto i pro e i contro di usarli

Spazzolino, dentifricio, filo interdentale. Ormai conosciamo bene l’importanza di lavare i denti dopo i pasti, ma la lingua? Non ci si pensa mai, ma la superficie ‘rugosa’ per via delle papille è un vero e proprio paradiso per i batteri, che causano quella patina scolorita e, a volte, maleodorante. Negli ultimi tempi sta prendendo piede la tecnica del Tongue Scraping, che prevede di ‘spazzolare’ gentilmente la lingua con appositi strumenti, in rame o in silicone. Ma è per tutti?

Perché è importante pulire la lingua

“La pulizia della lingua è spesso trascurata dai pazienti ma è una parte fondamentale di una buona igiene orale, anche in ottica preventiva”, spiega al fattoquotidiano.it il dottor Antonio Cibelli, responsabile Igiene e Prevenzione Odontoiatrica del Centro Diagnostico Italiano di Milano. “La struttura della lingua non ha una superficie liscia, ma presenta piccoli anfratti e rugosità che facilitano la proliferazione batterica. La superficie della lingua non pulita può quindi contribuire alla formazione della placca, aumentando così il rischio di infezioni orali e infiammazioni come, ad esempio, la gengivite. In secondo luogo, può supportare la presenza di alitosi”.

Cos’è il Tongue Scraping

Sempre più spesso nei negozi dedicati all’igiene e al benessere si notano “nettalingua” o “raschietti pulisci lingua”. Possono essere a forma di spatola o arcuati, a forma di U rovesciata, e sono realizzati in materiali diversi: rame, silicone o acciaio inossidabile. La tecnica del Tongue Scraping è abbastanza intuitiva: si impugna un’estremità dello strumento e si fa pressione con l’altra, dall’interno verso l’esterno.

Chi lo pratica regolarmente parla di notevoli benefici sull’aspetto della lingua e sulla ‘sensazione di pulizia’, ma anche su eventuali problemi di alito cattivo. C’è anche chi sostiene miglioramenti nel senso del gusto, ma si tratta di sensazioni empiriche. Controindicazioni vere in realtà non ce ne sono, a patto di non sfregare troppo forte, rischiando di graffiarsi. Secondo gli esperti, però, non è fondamentale investire in uno strumento apposito: “È possibile usare il normale spazzolino, sia manuale sia elettrico – spiega il dottor Cibelli – eventualmente lo spazzolino elettrico può anche essere mantenuto spento. L’importante è esercitare un movimento delicato partendo dalla parte posteriore della lingua verso la parte anteriore”.

Ogni quanto pulire la lingua e a cosa fare attenzione

D’altro canto, lo spazzolino può scatenare il riflesso faringeo che dà la sensazione di dover vomitare: “In questo caso gli strumenti appositi, come il nettalingua, rendono meno fastidiosa la pulizia”. Attenzione però: i benefici sono solo temporanei. “La lingua andrebbe pulita tutte le volte che si lavano i denti”, conferma il dottor Cibelli. I batteri infatti si accumulano nel corso della giornata, mangiando e bevendo: esattamente come usiamo lo spazzolino più volte al giorno, anche la lingua ha bisogno di attenzioni costanti.