Le dichiarazioni del regista di Twin Peaks hanno scosso il mondo del cinema e soprattutto i milioni di suoi fan nel mondo
“Ho un enfisema polmonare, non posso uscire e camminare troppo senza ossigeno”. In un’intervista a Sight and sound David Lynch ha spiegato di essere malato da tempo e di non riuscire a stare su un set fisicamente ma solo da remoto. Le dichiarazioni del regista di Twin Peaks hanno scosso il mondo del cinema e soprattutto i milioni di suoi fan nel mondo che da anni rilevano tracce del cineasta del Montana solo attraverso le brevi clip che rilascia su Youtube riguardanti le “sue” previsioni del tempo. “Ho l’enfisema da fumo da così tanto tempo e quindi sono costretto a casa che mi piaccia o no. Non posso uscire. E posso camminare solo per una breve distanza prima di rimanere senza ossigeno”, ha spiegato il 78enne autore di culto.
“A causa del Covid, sarebbe molto grave per me ammalarmi, anche con un raffreddore. Quindi probabilmente dirigerei da casa mia… Non mi piacerebbe tanto. Mi piace essere in mezzo alla cosa e avere idee lì. Ma proverei a fare un film da remoto, se si dovesse arrivare a questo”. Scelta draconiana, quella a cui sarebbe costretto il regista di Mulholland Drive ed Eraserhead, ma che sarebbe ipotesi altrettanto formalmente suggestiva con gli ordini di regia impartiti dal celebre sottoscala lynchiano dove si registrano le previsioni meteo. Le parole di Lynch hanno sollevato preoccupazione tra i molti fan, come dicevamo, tanto che lo stesso regista, di solito parco nelle apparizioni social estemporanee, ha dovuto rimarcare su X che le pessime condizioni di salute non lo porteranno assolutamente al ritiro dalle scene. “Ho smesso di fumare da oltre due anni. Di recente ho fatto molti esami e la buona notizia è che sono in ottima forma, a parte l’enfisema. Sono pieno di felicità e non andrò mai in pensione. Voglio che sappiate tutti che apprezzo molto la vostra preoccupazione. Con affetto, David”.
La produzione completa più recente di Lynch è stata la serie TV di 18 episodi Twin Peaks: The return, presentata per la prima volta su Showtime nel 2017, mentre il suo ultimo lungometraggio è stato Inland Empire, uscito nel 2006. Tra i tanti progetti in stand by ci sono la sceneggiatura di un lungometraggio, Antelope Don’t Run No More, apparentemente completato nel 2010, e una presunta serie Netflix in 13 puntate chiamata Wisteria/Unrecorded Night, presumibilmente in fase di sviluppo dal 2020. Nell’intervista a Sight and Sound, Lynch ha detto di avere un rapporto complicato con la causa dei suoi problemi di salute. “Fumare era qualcosa che amavo moltissimo, ma alla fine mi ha distrutto. Faceva parte della mia vita artistica: il tabacco e il suo odore, accendere cose, fumare e tornare indietro e sedersi e fumare e guardare il proprio lavoro, o pensare alle cose; niente di simile in questo mondo è così bello. Nel frattempo, questa cosa mi uccideva. Quindi ho dovuto smettere”.