E se Victor Osimhen restasse? A Napoli ora se lo iniziano a chiedere davvero, anche perché più passa il tempo e meno si concretizzano le possibilità che possa arrivare quella offerta da oltre 100 milioni di euro che Aurelio De Laurentiis si aspetta per il suo attaccante. Che è in uscita, a seguito di una promessa di essere ceduto in questo calciomercato. Il problema (per così dire) è che adesso sia a disposizione di Antonio Conte. Senza giocare. Ma la vera provocazione è: se Osimhen restasse e Romelu Lukaku arrivasse ugualmente?

No, non è un periodo ipotetico dell’irrealtà. La possibilità c’è. Quanto concreta? Da chiedere al presidente del Napoli stesso, che in questi giorni sta davvero accarezzando un’ipotesi che, più che assurda, sarebbe clamorosa. Prima di tutto per i costi: buona parte della campagna acquisti dei campani si è fondata sulla convinzione che il nigeriano sarebbe stato ceduto. Certo, non per la clausola da 130 milioni di euro presente sul suo contratto: la scorsa stagione ha svalutato tutti. Ma dopo i 200 milioni del Psg rifiutati (per lui e Kvaratskhelia insieme), nessuno si è più davvero fatto avanti. Ci ha pensato per qualche settimana il Chelsea, che però sta chiudendo per Omorodion; piace sempre all’Arsenal, che ancora non si è fatta avanti; resta nel mirino degli stessi parigini, che però vogliono aspettare che il prezzo cali.

Perché calare dovrà per forza: la sensazione degli operatori è che con 80 milioni alla fine un accordo si potrà trovare. Al netto di sorprese, con De Laurentiis all’ordine del giorno. E si viene infatti a Lukaku: l’attaccante belga aspetta Conte e il Napoli. Si vede un calciatore azzurro e sta già seguendo una tabella di allenamenti specifica preparata per lui proprio dallo staff del suo vecchio (e forse nuovo) allenatore. Gli schemi li conosce già, almeno in parte; il carattere di Conte, pure. Certo, prepararsi da soli non è mai il massimo, ma bisogna fare di necessità virtù: non rientra nei piani del Chelsea che aspetta solo si sblocchi proprio la cessione di Osimhen per lasciarlo partire. Per il giocatore sono pronti tre anni di contratto a 6 milioni netti più bonus; con il club si può chiudere a circa 30 milioni di euro.

Che sommati ai quasi 40 per Buongiorno, in qualche modo si avvicinano, con un po’ di disavanzo, agli 80 di cui sopra. Il problema è che quei soldi rischiano di non entrare ed è per questo che De Laurentiis starebbe pensando di accontentare Conte a prescindere, tenendo però viva la speranza non solo che il mercato della Premier si sblocchi, ma che si possa fare avanti anche quello in Arabia, che chiuderà ben dopo il 30 agosto. Un azzardo, concetto non nuovo a Napoli.

Intanto, va rimarcato, Osimhen continua a essere sereno: il feeling con ambiente e società è comunque buono, pur essendo chiaro a tutti che l’intenzione di separare le strade c’è. Anche questo è un punto a favore di una possibile (quanto clamorosa, si ribadisce) permanenza a Napoli. E pensare a una coesistenza con Lukaku sarebbe ancora più incredibile. Percentuali che si realizzi questo scenario? Basse. Ma intanto il pensiero c’è stato. E in un mercato così bloccato è già tantissima roba.

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