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Prende il Viagra e poi tossisce sangue per tre giorni: l’incredibile storia di un 70enne ricoverato in ospedale. Ecco cos’è successo

Il 70enne aveva accusato gli stessi sintomi anche due settimane prima

di F. Q.
Prende il Viagra e poi tossisce sangue per tre giorni: l’incredibile storia di un 70enne ricoverato in ospedale. Ecco cos’è successo

Ha preso una pillola del ‘piacere’, il Viagra (il cui nome originale è sildenafil), il più noto dei rimedi contro la disfunzione erettile. Ma alla fine ha dovuto contattare i medici, perché tossiva sangue da tre giorni. È successo a un uomo sulla settantina, che ha accusato i primi sintomi poco dopo aver preso la famosissima ‘pillolina blu’. Tremende, però, le conseguenze, anche perché il rapporto medico ha stimato circa 50ml di sangue, quanto un classico bicchiere di vetro. E non era la prima volta che succedeva, dato che l’uomo ha confessato di aver avuto gli stessi sintomi due settimane prima.

Un rischio possibile, certo, ma praticamente improbabile, considerando che questo effetto indesiderato è stato riportato soltanto in altre sei occasioni. L’uomo, dunque, è rientrato in una ristrettissima cerchia di persone tra le milioni che fanno uso del medicinale prodotto da Pfizer.

I medici che lo hanno curato sono arrivati poi alla possibile soluzione del caso, perché il paziente soffriva di problemi renali e stava assumendo un altro farmaco, il rivaroxaban, un anticoagulante che fluidifica il sangue. “La funzione renale ridotta può influenzare il metabolismo del sildenafil e del rivaroxaban, il che può spiegare l’emottisi (sangue con la tosse) a causa dei loro effetti aumentati di vasodilatazione e anticoagulazione”, hanno spiegato i medici.

Una spiacevolissima coincidenza per l’uomo, che dovrà trovare altri rimedi per ‘aiutarsi’. O magari contattare il medico se l’uso del medicinale dovesse rivelarsi ‘necessario’.

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