Il consiglio dei ministri, come da attese, su indicazione di Giancarlo Giorgetti ha designato Daria Perrotta a capo della Ragioneria generale dello Stato. In caso di parere positivo della Corte dei Conti Perrotta, oggi capo dell’ufficio legislativo dello stesso Giorgetti, sostituirà Biagio Mazzotta, accompagnato alle dimissioni qualche giorno fa offrendogli la poltrona di presidente di Fincantieri dopo che il centrodestra l’aveva individuato come capro espiatorio per mancata previsione dei reali costi del Superbonus.
“Se la Ragioniera non arriva dalla Corte dei conti o dalla Banca d’Italia ho compiuto un peccato mortale? Ok, ho compiuto un peccato mortale”, ha detto il ministro dell’Economia rispondendo sulle critiche del Pd che ha lamentato lo “spoil system” e chiesto di cambiare l’iter di nomina del Ragioniere generale. “Siccome è brava, lo dicono tutti, ho pensato di indicarla. Tra l’altro ha lavorato anche con governi di altro colore. Se quelli delle opposizioni volevano fare una polemica dovevano cercare un altro terreno”.
Due lauree, una in Scienze politiche e una in Giurisprudenza, un master in Econometria applicata, Perrotta – classe 1977 – ha una lunga esperienza come documentarista in commissione Bilancio della Camera, da ottobre 2000 a giugno 2020. Lì ha conosciuto Giorgetti, che ha presieduto la commissione dal 2001 al 2006 e dal 2008 al 2013. E’ stata consigliere giuridico di Maria Elena Boschi quando era ministra per le Riforme nell’esecutivo Renzi, coordinatore dalle attività dell’Ufficio di Segreteria del Consiglio del Ministri nel primo governo Conte, consigliere per gli Affari Economici di Dario Franceschini ministro della Cultura, capo di Gabinetto di Roberto Garofoli quando era sottosegretario alla presidenza del Consiglio con Draghi. Poi un passaggio alla Procura lombarda della Corte dei Conti come sostituto procuratore generale.
Perrotta è anche componente della commissione per la redazione della Relazione sull’economia non osservata e sull’evasione fiscale e contributiva, presidente del Collegio dei revisori dei Conti del Coni e presidente del comitato di indirizzo Strategico del Fondo Repubblica digitale.