L'atleta era stata ricoverata in ospedale dopo la gara di triathlon nella Senna alle Olimpiadi di Parigi 2024. Il Belgio ha poi ritirato la squadra dalla staffetta
“Gli esami del sangue hanno dimostrato che ho contratto un virus (non E. Coli). Dopo tre giorni di vomito e diarrea, che mi hanno lasciato abbastanza vuoto. Domenica ho finito per aver bisogno di cure mediche più significative e ho trascorso la giornata in clinica”. Con un post su Instagram, Claire Michel – triatleta belga ricoverata in ospedale dopo la gara nella Senna alle Olimpiadi di Parigi 2024 – ha annunciato che il batterio contratto non ha nulla a che vedere con l’Escherichia coli, a differenza di quanto si era inizialmente ipotizzato. Dunque, si tratta di un altro tipo di virus ancora da identificare con certezza. Di certo, Michel è stato molto male dopo la sua prova di triathlon e solo oggi è stata dimessa: “Grazie alle grandi cure mediche dell’equipe medica del Team Belgio e agli incredibili medici e infermieri volontari del Policlinico nel villaggio olimpico, sto gradualmente migliorando e sono tornato a casa in Belgio”.
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Il Belgio aveva ritirato gli atleti
“Sono stata curata bene e mi riprenderò. Sono però davvero devastata per la squadra e mi dispiace finire i Giochi in questo modo”. Così la triatleta belga, Claire Michel, aveva scritto qualche giorno fa in una storia di Instagram per rivelare le sue condizioni di salute dopo essere stata ricoverata in ospedale a causa di una infezione dopo la prova di nuoto nella Senna nella gara individuale del triathlon alle Olimpiadi di Parigi 2024. Il suo caso aveva scatenato la protesta del Comitato olimpico belga, che avevano chiesto lo stop alle gare nella Senna.
E il Belgio aveva deciso anche di non partecipare alla staffetta di triathlon: “Tutta la squadra ha compreso e sostenuto appieno la nostra decisione di non iniziare la staffetta“, ha scritto ancora Michel. Che ha aggiunto: “Il mio cuore va innanzitutto ai miei colleghi che hanno perso anche un’altra possibilità di gareggiare. Non volevamo altro che migliorare quelle prestazioni per ispirare la prossima generazione. Grazie a tutti per i messaggi di buona guarigione. Sto facendo del mio meglio per tornare da tutti e apprezzo molto l’affetto”.