Dal Movimento 5 stelle a Forza Italia con tanto di incarico regionale. Succede al senatore Antonio Trevisi che, “dopo 17 anni dal primo Meetup” a cui ha partecipato, ha deciso di passare con il partito fondato da Silvio Berlusconi. Uno strappo comunicato ai sostenitori da lui stesso su Facebook e che ha già provocato malumori proprio tra gli azzurri. L’ex grillino infatti, è noto per le sue posizioni contro il nucleare e a lui è stato già garantito il ruolo di “responsabile energia” in Puglia per Fi. “Provo molto disagio”, ha commentato la vice presidente Fi del Senato Licia Ronzulli. “Speriamo abbia cambiato idea sul nucleare”, ha chiuso. Giuseppe Conte invece, interpellato dai cronisti, ha preferito non commentare.

L’addio – “Sono passati 17 anni dal primo MeetUp, a cui ho partecipato come semplice cittadino che voleva migliorare il Paese in cui vive”, è stato l’esordio del suo messaggio su Facebook. “Ho servito il Movimento e i miei elettori, dando sempre massima disponibilità e rispettando le regole sia da attivista che da Consigliere Regionale”. Incarico, quest’ultimo, che ha ricoperto nel 2015 e sempre per il Movimento. Nell’ultimo anno, purtroppo, l’esperienza in Parlamento si è rivelata completamente diversa” e “sento ormai indispensabile superare questa situazione di disagio e di stallo dovuta alla crisi politica che sta attraversando il Movimento”. Quindi Trevisi ha attaccato: “Ho preso anche atto del fatto che la mia azione politica non riceve nessuna visibilità dall’attuale gruppo dirigente pentastellato”. E “per tali motivi ho deciso di accettare la proposta di diventare il responsabile energia regionale di Forza Italia, partito che si è dimostrato molto attento alle iniziative da me promosse”. Trevisi ha detto di voler per questo abbracciare il progetto di Forza Italia dalla quale, così come da altri partiti – dice – “ho ricevuto elogi per il mio lavoro” oltre che “la disponibilità a sostenere con entusiasmo le mie proposte di legge, per poter lavorare insieme nell’interesse dei cittadini”.

Quindi ha chiuso: “Non colpevolizzo nessuno – aggiunge Trevisi – ma per indole personale sono un persona pragmatica e propositiva cha ha a cuore realizzare provvedimenti utili per i cittadini; non sono molto bravo a fare opposizione e il teatrino della politica fatto da inutili e continui litigi non mi ha mai appassionato. Mi dispiace se deluderò qualcuno, ma 17 anni sono tanti e in 17 anni sono cambiate troppe cose”, ha scritto nel post. “Auguro alla comunità del M5S – conclude – tutto il bene possibile, e auguro a me stesso di riuscire a costruire un nuovo percorso politico che porti risultati concreti per il nostro Paese e per tutti i cittadini che attendono delle risposte”.

Le polemiche in casa Fi – L’arrivo del nuovo parlamentare non è passato inosservato in Forza Italia. Soprattutto per il ruolo che andrà a ricoprire: gli azzurri hanno ripescato vecchi post di Trevisi dove si scagliava contro il nucleare e quindi si posizionava in totale dissenso rispetto a Fi. “Congratulazioni e benvenuto”, ha dichiarato la senatrice Licia Ronzulli. “Quando la nostra famiglia si allarga e cresce ci rallegriamo, perché significa che stiamo ben lavorando, stiamo crescendo e la nostra casa deve essere accogliente. Ci rallegriamo ancora di più quando esponenti del M5s si rendono conto di quanto il loro partito sia stato un bluff per gli elettori e quanto questo sia stato usato come clava e non come proposta politica per il Paese”. Ma al di là dei festeggiamenti, Ronzulli ha espresso le sue perplessità: “C’è da sperare altresì che il senatore Trevisi abbia cambiato idea su un punto cardine del nostro programma: lo sviluppo dell’energia nucleare, duramente attaccato fino pochi mesi fa, anche in virtù del suo incarico appena ricevuto. Ecco, a tal proposito spiace però, e provo molto disagio – ovviamente non nei confronti del senatore – nell’apprendere che si entra in un movimento e già il primo giorno si acquisiscono ruoli di partito regionali, senza passare neppure dal via. Lo trovo uno sgarbo verso i tanti militanti, volontari ed eletti che ogni giorno, da anni, si sacrificano sul territorio e hanno sempre portato la nostra bandiera senza avere mai un ruolo in cambio”.

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