Almeno 100 proteste organizzate da gruppi di estrema destra sono in programma nel Regno Unito nella serata di mercoledì secondo le informazioni raccolte dalla polizia. Si tratta di oltre il doppio di quanto ci si aspettava in un primo tempo. A riferirlo è Sky News che aggiunge che le contromanifestazioni attese sarebbero una trentina. Migliaia di poliziotti antisommossa sono pronti ad affrontare quello che la stampa britannica ha già ribattezzato come il “big day” (grande giorno) dei disordini nelle strade del Paese: i gruppi dell’ultradestra tramite il tam-tam online si apprestano, secondo le informazioni raccolte dagli investigatori, a colpire in più di varie località, prendendo di mira soprattutto i centri per i migranti.
La polizia metropolitana di Londra ha raccomandato ai genitori di badare a dove saranno i loro figli stasera, come riporta il Guardian. Il vice commissario aggiunto Andy Valentine ha avvertito: “Abbiamo più di 1.300 funzionari dell’ordine pubblico pronti a schierarsi in tutta Londra oggi oltre alle migliaia che già lavorano nelle nostre comunità. Non tollereremo alcun disordine ed effettueremo arresti”. Il premier laburista Keir Starmer, dopo la riunione di ieri sera del comitato per le emergenze Cobra, la seconda in due giorni per far fronte alla crisi, ha affermato che chiunque sarà coinvolto dovrà affrontare “il pieno rigore della legge“, inclusi quanti incitano alla violenza sui social media, e ha rassicurato nuovamente le comunità prese di mira dagli attacchi delle frange razziste e islamofobe. Mentre i vertici di Scotland Yard, a fronte delle proteste pianificate a Londra, hanno affermato di essere pronti a utilizzare “ogni potere, tattica e strumento disponibile per prevenire ulteriori scene di disordini” dopo quelle avvenute la scorsa settimana davanti a Downing Street. Il Regno attende questa nuova ondata di “riots” dopo che la notte scorsa è stata di relativa calma nelle strade: gli agenti si sono limitati ad allontanare un assembramento di persone a Durham per evitare potenziali scontri e hanno emesso un ordine temporaneo per evitare manifestazioni nella cittadina inglese come anche nel sud di Liverpool.
Al momento il numero degli arrestati è salito a 423. E oggi sono arrivate le prime condanne. Il tribunale di Liverpool ha inflitto tre anni di carcere al 58enne Derek Drummond per aver aggredito un agente, colpendolo al volto, negli scontri a Southport in seguito alla strage di bambine del 29 luglio e alla successiva diffusione di fake news sui social. Condanna a due anni e mezzo al 29enne Declan Geiran per aver dato fuoco a un veicolo delle forze dell’ordine, e 20 mesi a Liam Riley, 41 anni, per violazione dell’ordine pubblico aggravata da odio razziale: avevano preso parte ai disordini a Liverpool.
Secondo un sondaggio di YouGov quasi la metà dei cittadini britannici (il 47%) ritiene che gli estremisti dell’ultradestra siano diventati una grave minaccia per lo Stato. Il dato è in aumento di 15 punti rispetto al 32% registrato a febbraio. In questo modo la preoccupazione percepita per i gruppi di estrema destra è quasi allo stesso livello di quella per gli estremisti islamici, al 52%. In una precedente rilevazione condotta tra il 5 e il 6 agosto dallo stesso istituto emerge un’ampia condanna delle violenze nelle strade, da parte dell’85% degli intervistati, ma allo stesso tempo il 34%, pur stigmatizzando i disordini, sostiene idealmente in un modo più o meno forte le “ragioni” dietro le proteste dell’ultradestra rivolte contro i migranti e le comunità musulmane.