Nel mirino degli utenti del web c'è un crowdfunding lanciato mesi fa: che fine abbiano fatto quei soldi non è dato saperlo e, forse anche per questo, adesso che Matteo è in vacanza in molti l'hanno attaccato ventilando l'idea che possa aver usato proprio quei fondi per pagarsi il viaggio
Era il dicembre del 2023 quando quando uno squalo lo ha attaccato mentre nuotava nelle acque dell’Ausatralia, staccandogli a morsi parte delle gamba sinistra. Poi il ricovero in ospedale, le difficoltà per rientrare in Italia, le critiche per quel tuffo forse azzardato a favore dei social e, dulcis in fundo, le polemiche per la raccolta fondi “per spese mediche” lanciata dai suoi amici (e tutt’ora attiva) con cui ha raccolto quasi 75 dei 100mila euro prefissati. Ora Matteo Mariotti, 21enne originario di Monchio delle Corti, è tornato di nuovo al centro dei riflettori e – neanche a dirlo – delle polemiche.
Nel mirino degli utenti del web c’è proprio quel crowdfunding lanciato mesi fa: che fine abbiano fatto quei soldi non è dato saperlo e, forse anche per questo, adesso che Matteo è in vacanza in molti l’hanno attaccato ventilando l’idea che possa aver usato proprio quei soldi per pagarsi il viaggio. Non sono infatti passate inosservate le foto della sua vacanza a Lampedusa pubblicate sul suo profilo Instagram da 57mila follower: gli utenti, insospettiti dalle vacanze che il 21enne ha deciso di regalarsi, hanno ricordato quella raccolta fondi, aperta per pagare le spese mediche di Mariotti.
“A quanto pare i soldi della raccolta fondi a questo servono…”, ha scritto qualcuno sotto alle sue foto. Ma è stata prontissima la risposta del giovane, che ha replicato: “Mi spiace dirtelo ma la raccolta non ha nulla a che fare con tutto ciò, un bacio e buona vita”. E lo stesso ragazzo ha poi etichettato i commenti come “poco intelligenti, di gente che non sa quello che dice. Hanno visto che ho passato un periodo al mare e pensano che stia spendendo lì i soldi, senza sapere che era stato un invito dei miei amici”, afferma il 21enne. Gli stessi amici che hanno aperto la raccolta fondi? Forse sì, forse no.
“Il grosso è alle spalle – dice poi in un’intervista al Corriere della Sera -. Il cammino è ancora lungo, avrò bisogno di tempo per recuperare ma mi sento meglio e non abbandonerò l’acqua e gli squali”. Lui, che ha sempre avuto una passione per il mare, non vuole lasciare la biologia marina, nonostante l’incidente che gli è costato mezzo arto: “Non ho paura degli squali, non mi dispiacerebbe lavorare in questo ambito. Nuoto di nuovo, con una gamba sola, come ho fatto quando sono scappato dallo squalo. Nuotare con la protesi? Ci vuole tempo, devo finire gli interventi e avere delle protesi con le pinne apposite”.