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Bangladesh, il premier Yunus presenta il suo governo ad interim. Ai leader degli studenti le deleghe a tlc e sport

Il Nobel alla Pace Muhammad Yunus, da giovedì sera leader del governo ad interim del Bangladesh, ha assegnato i portafogli nel suo Consiglio di ministri, composto da 16 membri. Tra di loro ci sono quattro donne e due coordinatori delle associazioni degli studenti che, con le loro manifestazioni, hanno dato il via alla “rivoluzione” che ha portato alla fuga dal paese dell’ex premier Sheik Hasina. I due leader degli studenti gestiranno, rispettivamente, telecomunicazioni e tecnologie informatiche e il dicastero dei giovani e dello sport.

L’ex diplomatico Mohammad Touhid Hossain è ministro degli Esteri, il capo di stato maggiore generale dell’esercito bangladese M Sakhawat Hossain gestirà gli Interni, mentre l’ex governatore della Banca Centrale del Bangladesh Salahuddin Ahmed gestirà le Finanze e la pianificazione economica. Secondo un comunicato ufficiale, il fondatore della Grameen Bank, che tutti nel paese chiamano dr Yunus, ha tenuto per sé 27 portafogli, tra cui la difesa, l’amministrazione pubblica, l’istruzione, l’energia, e le risorse idriche.

La nomina di Yunus è stata accolto da diffuso favore. “Accogliamo con favore l’appello di Yunus per la fine delle recenti violenze e siamo pronti a lavorare con il governo ad interim e Yunus mentre traccia un futuro democratico per il popolo del Bangladesh”, ha detto il portavoce del Dipartimento di Stato statunitense Matthew Miller. Anche la Cina ha espresso il proprio apprezzamento per la formazione del nuovo governo così come l’Unione europea, il cui Alto Rappresentante Ue per la Politica Estera Josep Borrell afferma “Il Bangladesh sta entrando in un periodo di transizione e il governo ad interim avrà il compito importante di preparare il terreno per le elezioni democratiche e di garantire la responsabilità per le morti e le violenze che si sono verificate.”

Le proteste che hanno portato alla caduta del precedente esecutivo sono iniziate alla fine dello scorso giugno , innescate dalla decisione che ripristinava un sistema di quote per l’accesso a lavori nel settore pubblico che, di fatto, penalizzava le fasce più povere e più giovani della popolazione. Un ruolo fondamentale nelle mobilitazioni è stato svolto dagli studenti del paese

Muhammad Yunus, 84 anni, è stato insignito del Nobel per la pace nel 2006 per l’attività svolta con la sua Grameen Bank. La banca è specializzata in microfinanza e permette di accedere a piccoli prestiti alle popolazioni povere locali senza richiedere garanzie collaterali. Il sistema si basa sull’idea che i poveri abbiano attitudini e capacità imprenditoriali sottoutilizzate a causa dell’impossibilità di accedere ai finanziamenti necessari. Yunus, che gode anche del sostegno delle forze armate, dovrà poi determinare le tempistiche per le elezioni. Il Bangladesh è un paese di 171 milioni di abitanti, la sua economia vale circa 45o miliardi di dollari e da tempo attraversa una fase di grave difficoltà che lo ha costretto a chiedere l’aiuto di Fmi (e della Cina).