“Orgoglioso di mio figlio con la sindrome di Angelman: in suo nome apro una fondazione”. In una lunga intervista rilasciata a People è stato Colin Farrell a ricordare la vita passata con il proprio figlio, affetto da una sindrome che ne ha ritardato lo sviluppo psicomotorio fin da quando aveva un anno. “Voglio che il mondo sia gentile con James. Voglio che il mondo lo tratti con gentilezza e rispetto“, ha spiegato il 48enne interprete tra gli altri del kolossal Alexander.
“Sono orgoglioso di lui ogni giorno”, ha continuato l’attore mostrandosi in numerose foto assieme al suo “ragazzo”, oggi oramai ventenne. La sindrome di Angelman è un disturbo genetico dovuto alla mancanza di una porzione del cromosoma 15 di origine materna e porta ad un grave ritardo nell’apprendimento e nello sviluppo dei bambini che ne sono affetti; bimbi che crescendo hanno difficoltà di linguaggio e problemi di movimento ed equilibrio. Farrelli ricorda che la sindrome è stata diagnosticata a James quando aveva due anni: “Pensavo fosse solo un bambino tranquillo, ma poi non raggiungeva i traguardi. Non si sedeva o gattonava. Sapevamo che c’era qualcosa che non andava nello sviluppo”.
“Non dimenticherò mai i primi passi di James. Due settimane prima del suo quarto compleanno. È stato così profondo. Era magia. Non dimenticherò mai il volto determinato mentre camminava verso di me. Sono scoppiato in lacrime. È stato stupefacente”, ha chiosato l’attore. Farrell ha così deciso che in onore del figlio, della sua determinazione e voglia di vivere, aprirà una fondazione a suo nome, per aiutare tutti i bambini affetti dalla sindrome di Angelman. “Sono orgoglioso di lui ogni giorno perché penso che sia semplicemente magico. Ha lavorato duro per tutta una vita e continua a farlo”. James è nato dalla relazione che l’attore ha avuto con la modella Kim Bordernave, oggi 52enne.
