La denuncia dell'ex campionessa azzurra e madre di Larissa Iapichino dopo la finale del salto in lungo alle Olimpiadi di Parigi 2024. La replica del ministro dell'Agricoltura Lollobrigida: "Triste è il mondo di chi vede bianco e nero"
Si è fermata ai piedi del podio l’avventura di Larissa Iapichino nella gara di salto in lungo alle Olimpiadi di Parigi 2024. L’azzurra ha chiuso al quarto posto con la misura di 6,87, fatta segnare al secondo salto e poi all’ultimo tentativo. Ma la rabbia della madre Fiona May non riguarda certo la prestazione della figlia: “L’Italia è andata indietro di vent’anni. Vent’anni fa non c’era tutto questo razzismo. O forse semplicemente non c’erano i social. I social su cui qualcuno scrive che Larissa non è italiana. Ma come si può?”. Questo lo sfogo di May – due ori mondiali e due argenti olimpici – in un’intervista al Corriere della Sera all’indomani della finale del salto in lungo. Tra i primi a rispondere su X è stato il ministro Fdi dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida: “Triste è il mondo di chi vede bianco e nero”, scrive. “Noi vediamo delle nostre atlete e dei nostri atleti solo il loro splendido colore azzurro. Grazie per quello che fate per la nostra Italia. Siamo orgogliosi di voi”.
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“Il problema è il colore della pelle. Che non dovrebbe appunto essere un problema. A maggior ragione nello sport. La Nazionale di calcio francese è composta quasi esclusivamente da neri: gli allenatori vanno a cercarli per strada, li includono, li coinvolgono. Lo stesso accade in Inghilterra. Il centravanti della nazionale belga è da dieci anni Romelu Lukaku. Perché in Italia non ci sono neri in Nazionale?”, domanda l’ex campionessa azzurra. Lei che con la maglia italiana ha sempre gareggiato e detiene ancora il record italiano del salto in lungo: 7 metri e 11 centimetri.
La figlia Larissa Iapichino è nata a Borgo San Lorenzo, studia a Firenze e tifa Fiorentina. Deve avere a che fare con un Paese razzista? Per Fiona May il problema è la tendenza che sta percependo in questi ultimi anni: “Sto dicendo che l’Italia sta andando indietro anziché andare avanti. Che c’è qualcosa, nel subconscio del Paese. Non mi piace neppure quando i telecronisti dicono: Larissa ha un papà italiano, la mamma invece…” “Io ho gareggiato con la maglia azzurra per tutta la vita”, rivendica Fiona May.