Il cadavere di una giovane donna di 29 anni, S. D., è stato trovato completamente mummificato e in avanzato stato di decomposizione sul letto del suo appartamento nel centro storico di Genova, in piazzetta dei Fregoso. La scoperta è avvenuta dopo che giovedì sera la sorella, non riuscendo a mettersi in contatto con lei da diversi giorni, ha avvertito le forze dell’ordine. Per aprire il portone, chiuso dall’interno, sono dovuti intervenire i Vigili del Fuoco: la casa era ordinata e il corpo, a un primo esame esterno, non mostrava segni di violenza. Le indagini sono affidati alla Squadra mobile della Polizia e il pubblico ministero, Luca Scorza Azzarà, ha disposto l’autopsia.

Secondo le testimonianze di alcuni vicini, la giovane frequentava “brutte compagnie” e aveva problemi di tossicodipendenza: non è escluso che possa essere morta dopo avere assunto stupefacenti, anche se nell’appartamento non ne è stata trovata tracci. Una delle ipotesi su cui lavorano gli investigatori è che possa avere assunto la sostanza in compagnia di qualcuno, il quale, vedendola stare male, invece di chiamare i soccorsi abbia lasciato la casa portando via tutto. L’altra possibilità è che il malore fatale non sia legato all’assunzione di stupefacenti. La prima risposta sarà data dall’autopsia, in programma per lunedì pomeriggio, che chiarirà l’eventuale uso di sostanze.

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