“Sono stato allontanato dal dirigente del ministero Luca Volonté perché sono un membro della Uil Scuola Rua. Sono stato costretto ad abbandonare l’incontro persino accompagnato dalle forze dell’ordine”. A raccontare il caso scoppiato ieri in viale Trastevere e già all’attenzione del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, è il sindacalista Pasquale Raimondo che giovedì mattina si è recato al Mim per prendere parte ad un incontro informativo sulle immissioni in ruolo del personale Ata. A quel tavolo tutti gli altri sindacalisti si sono accomodati ma a Raimondo è stato intimato di andarsene al punto che è stato chiesto l’intervento dei carabinieri. Un’esclusione disposta a causa e per effetto della nuova formulazione degli articoli cinque e sei del Ccnl comparto istruzione e ricerca 2019/2021 che hanno circoscritto, e dunque limitato, rispettivamente l’informazione e il confronto ai soli soggetti titolari di contrattazione integrativa, ovvero le organizzazioni sindacali firmatarie del Ccnl di settore.
Ricordiamo, infatti che la Uil fu l’unica a non firmare: ora quella mancata sottoscrizione sta avendo conseguenze pesanti sul proprio ruolo perché è a loro impedito, in buona sostanza, di accedere alla pari di altri ad informazioni e dati necessari per svolgere il proprio compito. “Una disposizione – spiega il segretario nazionale della Uil Scuola, Giuseppe D’Aprile – che si pone in aperta e evidente violazione sia della Costituzione sia della legge. Utilizzeremo la strada giurisdizionale per rivendicare diritti sacrosanti, costituzionalmente garantiti, nel rispetto delle persone che rappresentiamo e soprattutto per difendere la libertà di pensiero e di opinione – insite nel sindacato che rappresento – che non possono essere messe in discussione certamente dalla non sottoscrizione di un contratto di lavoro”.
D’Aprile ha interessato anche il Presidente della Repubblica degli accadimenti degli ultimi mesi “per difendere la libertà di pensiero e di opinione – insite nel sindacato che rappresento – che non possono essere messe in discussione certamente dalla non sottoscrizione di un contratto di lavoro”. Va detto – inoltre – che vi è una contraddizione nel Palazzo di viale Trastevere: da una parte, infatti, il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, il 26 luglio scorso, aveva convocato a livello nazionale la Uil ad un incontro informativo sul reclutamento del personale docente, tenutosi il 31 luglio mentre qualche giorno dopo a bloccare un dirigente della stessa organizzazione è stato un funzionario del ministero.
Sulla questione è intervenuto anche il segretario generale della Uil PierPaolo Bombardieri: “Parlare di condotta antisindacale è riduttivo: qui siamo di fronte a un atto perpetrato in spregio ai diritti garantiti dalla nostra Costituzione. E che ciò sia accaduto in occasione di un incontro in un ministero della Repubblica è inaudito, gravissimo e inquietante”. Non solo. “Stupisce e preoccupa – continua Bombardieri – il silenzio non solo del ministro Valditara, ma anche del ministro Zangrillo, che non si è mai espresso, sino ad ora, sull’esclusione dai tavoli di informativa e confronto di un sindacato rappresentativo, per consensi e secondo i criteri di legge, come la Uil”.