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Libia, Haftar sposta le truppe a ovest verso Tunisia e Algeria: a guidarle il figlio Saddam. Tripoli in allerta: ora teme un nuovo assedio

Tripoli teme un nuovo attacco di Khalifa Haftar. Le milizie dell’Esercito nazionale libico (Lna), guidato dal generale e da suo figlio Saddam, sono state avvistate mentre si spostavano verso Ash Shwayrif, circa 400 km sud-ovest della capitale della Tripolitania. I servizi di intelligence, riferisce Al Arabiya, sono stati informati circa un possibile attacco mirato a […]

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Tripoli teme un nuovo attacco di Khalifa Haftar. Le milizie dell’Esercito nazionale libico (Lna), guidato dal generale e da suo figlio Saddam, sono state avvistate mentre si spostavano verso Ash Shwayrif, circa 400 km sud-ovest della capitale della Tripolitania. I servizi di intelligence, riferisce Al Arabiya, sono stati informati circa un possibile attacco mirato a prendere il controllo di Ghadames e del valico di frontiera verso l’algerina Debdeb, controllato dalle forze del Gnu del premier Abdelahmid Dbeibah.

Le forze armate del Governo di unità nazionale (Gnu) libico insediato a Tripoli hanno aumentato il loro livello di allerta e annunciato di essere pronte a un possibile attacco. Secondo fonti del Libya Observer, la forza di operazioni congiunte ha richiamato tutte le unità per presentarsi “immediatamente” nei rispettivi quartier generali per respingere “qualsiasi possibile attacco”. Ieri il comando generale dell’Lna aveva annunciato che proprie unità militari “si erano spostate verso varie città e regioni del sud-ovest della Libia”, dove c’è stato uno scontro con un gruppo armato dedito al contrabbando, seguendo le istruzioni di Haftar, “e sotto la diretta supervisione del capo di stato maggiore delle forze terrestri, il generale di divisione Saddam”, scrive il sito della tv panaraba. Secondo fonti militari, la maggior parte del contingente è composto da mercenari russi del Gruppo Wagner, il cui obiettivo è la garanzia di movimento in queste zone per inviare sostegni ai combattenti nel nord del Mali, dove negli ultimi giorni ci sono stati scontri sanguinosi con i ribelli tuareg.

Oggi l’Alto Consiglio di Stato libico, istituzione basata a Tripoli, ha definito “illegali” i movimenti della Lna e ha sostenuto che le manovre mirano a controllare “importanti aree strategiche” al confine con i paesi vicini, riferisce ancora Al Arabiya avvertendo che “questa tensione e questa improvvisa escalation” potrebbero portare a un ritorno al conflitto armato in Libia, minacciando così il Gna. Haftar già controlla con le sue forze l’est e il sud della Libia, terra di giacimenti in un Paese diviso dalla fine dell’era di Muammar Gheddafi, nel 2011.

Non sarebbe la prima volta che l’ex delfino ribelle del raìs tenta la presa di Tripoli. Il 4 aprile 2019 l’uomo forte della Cirenaica iniziò un lungo assedio contro Tripoli e le milizie che, tra alti e bassi, sostenevano il primo ministro del governo di accordo nazionale (Gna) Fayez al-Serraj, insediatosi dopo gli accordi firmati nel dicembre 2015 a Skhirat, in Marocco. La motivazione ufficiale con al quale Haftar aveva giustificato l’operazione era la presenza di gruppi salafiti estremisti nella capitale.