Prosegue per il quarto giorno consecutivo l’offensiva ucraina in territorio russo. Per Mosca, la situazione nella regione di Kursk è un’emergenza a livello federale: nella notte almeno nove persone sono rimaste ferite a causa di un “massiccio attacco con droni” a Lipetsk, a circa 300 chilometri dal confine con l’Ucraina. Nel raid, poi rivendicato dalle forze di Volodymyr Zelesky, è stata danneggiata un’infrastruttura energetica. Nel frattempo, Kiev sta organizzando l’evacuazione di migliaia di persone dall’oblast di Sumy, territorio ucraino al di là del confine con la regione russa di Kursk, dove è in corso l’offensiva. Mosca ha risposto colpendo un supermercato di Kostiantynivka, nella regione di Donetsk, nell’Ucraina orientale: sono morte 14 persone, almeno 44 i feriti. Dopo che l‘Unione Europea ha preso posizione riguardo lo sconfinamento ucraino, considerandolo parte di una “legittima guerra di difesa contro l’aggressione illegale”, è arrivato anche il commento del governo italiano. Per il ministro della Difesa, Guido Crosetto, “l’offensiva di Kiev allontana la pace“.
L’attacco di Kiev a Lipetsk – Il governatore della regione di Lipetsk, Igor Artamonov, ha fatto sapere che quattro villaggi sono stati evacuati dopo l’attacco con droni e annunciato lo stato di emergenza sul territorio del distretto. Almeno 416 famiglie, ha precisato, si trovano nella zona di evacuazione. In precedenza, il ministero delle Emergenze locale aveva reso noto che un incendio è scoppiato in un aeroporto militare della regione. Artamonov si è limitato a parlare di “detonazione di oggetti esplosivi” senza menzionare l’aeroporto, ma secondo Rbc-Ucraina le esplosioni sono avvenute probabilmente nella struttura militare. L’attacco è stato in seguito rivendicato da Kiev: “Durante l’attacco sono stati colpiti i depositi con bombe aeree guidate e altre installazioni nella zona della base aerea… È scoppiato un grande incendio e sono state segnalate diverse detonazioni”, si legge in un comunicato dello stato maggiore ucraino. Nella notte le difese aeree del Paese hanno intercettato 19 droni nella regione.
L’attacco russo al supermercato nel Donetsk – Sul fronte opposto, 14 persone sono morte e almeno 44 rimaste ferite in un attacco lanciato questa mattina dalle forze russe contro un supermercato di Kostyantynivka, nella regione di Donetsk, nell’Ucraina orientale. Le forze russe hanno lanciato nella notte 27 droni kamikaze in direzione del territorio ucraino: lo ha reso noto su Telegram l’Aeronautica militare di Kiev, aggiungendo che tutti i velivoli senza pilota nemici sono stati abbattuti. I droni sono stati intercettati su Kiev, Poltava, Sumy, Mykolaiv, Kherson e nelle regioni di Donetsk e Dnipropetrovsk.
L’esercito russo ha reso noto di aver preso il controllo del villaggio di Sergeevka nella regione di Donetsk e di aver “sgomberato” quello di Ivanovka. Lo riporta Ria Novosti. “Ora ci stiamo muovendo verso Grodovka lungo la ferrovia verso Selidovo”, ha detto Igor Kimakovsky consigliere del capo dell’autoproclamata repubblica di Donetsk.
Zelensky: “Pace solo l’iniziativa nella guerra rimane a noi” – “L’operazione di soccorso a Kostiantynivka continua. Decine di altri edifici sono stati danneggiati, tra cui un ufficio postale, negozi e case residenziali. I feriti stanno ricevendo assistenza. Sfortunatamente, quattordici persone hanno perso la vita”. Lo comunica il presidente ucraino in un video su X. “Questo è un atto deliberato e mirato del terrore russo. Un altro crimine di guerra di cui gli occupanti saranno ritenuti responsabili”. Ha poi aggiunto che i soldati di Kiev stanno combattendo per raggiungere gli obiettivi nazionali. “Il più importante dei quali – prosegue – è garantire una pace giusta il prima possibile. Ciò è possibile solo se l’iniziativa nella guerra rimane all’Ucraina, se la nostra unità con il mondo è preservata e se tutti noi qui in Ucraina continuiamo a lavorare per il nostro stato, per i nostri interessi comuni, per la nostra sicurezza”, ha rimarcato Zelensky. “Voglio ringraziare in modo particolare i nostri soldati e le nostre unità che stanno espandendo il ‘fondo di scambio‘ catturando truppe nemiche, aiutando così a liberare il nostro popolo dalla prigionia russa. Questo è incredibilmente importante e negli ultimi tre giorni è stato particolarmente efficace”, ha concluso.
A Kursk continua la battaglia – A Kursk, territorio russo, continua per il quarto giorno consecutivo la battaglia tra le forze ucraine che hanno varcato il confine e quelle di Mosca che cercano di respingere gli invasori, da sapere il ministero della Difesa russo, affermando che nelle ultime 24 ore gli ucraini hanno perso 280 militari, quattro carri armati e 23 veicoli blindati. L’Ucraina ha dichiarato che migliaia di persone devono essere evacuate dalle aree al di là del confine con la regione russa di Kursk. La polizia ucraina ha affermato che “circa 20mila persone devono essere evacuate” da 28 insediamenti nella regione di Sumy – un forte aumento rispetto alla precedente stima di 6mila persone. L’esercito russo ha inviato rinforzi: “Le colonne che marciano verso le aree di missione includono sistemi missilistici a lancio multiplo BM-21 Grad, pezzi di artiglieria trainati, carri armati trasportati su reti da traino, veicoli cingolati pesanti, veicoli Ural e KamAZ”, ha precisato il dipartimento della Difesa.
“Kiev è penetrata 40 km oltre il confine” – Le forze ucraine hanno lanciato un attacco notturno a un convoglio russo, nella regione di Kursk, lasciando veicoli distrutti e decine corpi carbonizzati. Lo scrivono i media internazionali, tra cui Cnn e Guardian, sulla base di alcuni video pubblicati da blogger militari russi. La Cnn ha geolocalizzato il filmato e scrive che il convoglio è stato distrutto nei pressi del villaggio di Oktyabrskoye, circa 8 chilometri a est della città di Rylsk, e a circa 40 km dal confine con l’Ucraina, una posizione molto più in profondità all’interno della Russia rispetto a qualsiasi combattimento precedentemente confermato, da quando quattro giorni fa è iniziata l’offensiva. Nel video, girato di giorno, si può vedere una dozzina di camion sul ciglio della strada. Secondo quanto descritto dai media, alcuni dei camion sono completamente bruciati, mentre altri sono intatti ma sembrano ancora contenere corpi di personale militare. Non è chiara la dinamica dell’attacco: mentre il Guardian descrive l’episodio come “un’imboscata” delle truppe ucraine, altri media e i blogger militari russi parlano invece di un attacco con missili Himars, data la profondità della posizione rispetto al confine ucraino.
Incursione ucraina a Capo Kinburn – Lontano dall’offensiva di Kursk, le forze speciali ucraine hanno condotto un’operazione anfibia a Capo Kinburn, lembo di terra occupato dai russi che si affaccia sul Mar Nero. L’attacco è stato rivendicato dal Gur, l’intelligence ucraina, secondo cui nell’operazione sono stati distrutti sei veicoli blindati ed eliminati alcuni soldati russi. Capo Kinburn si trova nella regione meridionale di Mykolaiv ed è stato catturato dalla Russia all’inizio della sua invasione nel 2022.
Crosetto: “No a conflitto che si sposta in territorio russo” – “Nessun Paese deve invaderne un altro. Dobbiamo mantenere questa linea anche in questo caso. Il nostro tentativo è di dire che deve cessare l’attacco russo e ripristinare le regole del diritto internazionale, non quello di vedere un conflitto che diventa ancora più duro, che si sposta sul territorio russo. Questo prevedrà un ulteriore peggioramento della Russia sul fronte ucraino e quindi allontanerà sempre di più la possibilità di un cessate il fuoco, che è la precondizione per un percorso di pace”, ha detto il ministro della Difesa, Guido Crosetto in merito all’attacco ucraino in territorio russo. Secondo i giuristi sentiti dal Fatto Quotidiano, al momento “l’’Italia è in una situazione di co-belligeranza”.