Gianmarco Tamberi ci sarà. Dopo essere stato dimesso dall’ospedale a causa di un’altra colica renale – a pochissime ore dalla finale olimpica del salto in alto, in programma alle ore 19 – l’atleta azzurro ha confermato sui social la sua presenza. “Io ci sarò”.
Il campione italiano, poco prima, aveva condiviso un post su Instagram che lo ritraeva in barella in compagnia della moglie Chiara: “Sono passate 10 ore e la colica renale ancora non è passata. Il dolore che sento da questa mattina, per quanto forte, è nulla confronto a quello che sto provando dentro. Anche quella che era la mia ultima certezza sta per svanire…..”. Queste le sue amare e dolorose dichiarazioni. “Sono appena stato portato in pronto soccorso in ambulanza dopo aver vomitato due volte sangue. Ora mi faranno altri esami per capire che cosa sta succedendo, vi aggiorno perché i tantissimi messaggi che sto ricevendo e l’amore che mi state dimostrando, quanto meno merita una risposta. Tutto ho sognato per questo giorno tranne di vivere un incubo così…”. E la risposta è arrivata proprio poco fa: un selfie e una scritta che rassicura tutti i suoi tifosi.
Nel frattempo, aveva parlato anche il presidente della Fidal Stefano Mei, sulle condizioni di Gianmarco Tamberi: “Sta facendo delle valutazioni, vediamo come evolve la situazione. Sta facendo una visita, non so in che ambito sia, sta facendo le valutazioni e poi decideranno. Lui vuole gareggiare ma chiaro che bisogna vedere cosa succede. Niente di cronico, niente di problematico. Bisogna vedere che non corra nessun rischio”. Non sono mancati i messaggi di vicinanza da parte degli altri atleti e amici italiani, tra cui Nadia Battocletti (medaglia d’argento nella 10 mila metri): “Mi spiace per Gimbo, sicuramente è molto in difficoltà, l’ho visto negli ultimi giorni sofferente. È il capitano e tifiamo tutti per lui“. Il portabandiera della spedizione azzurra, per la finale di salto in alto, ci sarà.
“Non sussistono impedimenti assoluti”
La nota ufficiale della Fidal sulle condizioni di Tamberi: “Lo staff medico federale, a seguito degli accertamenti effettuati da Gianmarco Tamberi nel primo pomeriggio presso una struttura ospedaliera a Parigi, ha verificato che non sussistono impedimenti assoluti in merito alla partecipazione dell’atleta alla finale olimpica di questa sera”.
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Tamberi “svegliato” da un’altra colica: il racconto della giornata
Ancora una colica renale. Così, questa mattina, si era svegliato il campione olimpico a poche ore dalla finale di salto in alto (dopo il salto di 2.27 metri nella fase di qualificazione). Nel primo dei tre post di giornata, le sensazioni di Tamberi erano state tutt’altro che positive: “È tutto finito…“, aveva esordito Gimbo nel post mattutino. “Ci ho sperato fino all’ultimo, ci ho creduto nonostante tutto quello che era successo. Ho ricevuto un sostegno e un affetto cosi grande da parte di tutti voi che mi ha dato una forza unica per rialzarmi da questo ennesimo problema, ma evidentemente doveva andare così…”. Il campione aveva raccontato quindi di essersi svegliato alle 5 con il dolore lancinante, un dolore che ora, dopo 5 ore, “ancora non passa. Sono senza parole, mi dispiace davvero da morire. Scenderò in pedana comunque questa sera? Si, ma non so davvero come farò in queste condizioni a saltare…”. Poi, il nuovo ricovero e l’annuncio quasi a sorpresa. Alla fine, Gimbo scenderà in pedana.
Dalla fede nuziale nella Senna ai problemi fisici e di salute: l’Olimpiade di Tamberi
Che non sarebbe stata un’Olimpiade nel segno della fortuna lo si era già capito sin dalla cerimonia d’apertura: portabandiera dell’Italia, Gianmarco Tamberi – tra l’euforia e la gioia del momento – aveva perso la fede nuziale nelle acque della Senna. Solo un incidente di percorso (e tanta sfortuna), ma i primi problemi fisici erano nati durante la preparazione preolimpica: a causa di un’importante zona edematosa del bicipite femorale (probabilmente dovuta ad una piccola lesione miofasciale), il campione azzurro era stato costretto a fermarsi pochi giorni prima delle sue Olimpiadi. La sua caparbietà e volontà di esserci, però, avevano prevalso su tutto. Pronto per partire direzione Parigi, lo stop forzato a causa di una colica renale. Ore di attesa che non l’hanno fermato: con un giorno di ritardo, Gimbo decide di prendere il volo per la sua ultima partecipazione olimpica: “Scenderò in pedana qualsiasi cosa accada“. Dichiarazioni prese alla lettera: qualificato con qualche brivido alla finale, il risveglio mattutino – di sabato 10 agosto – è stato una doccia fredda. Altra colica, corsa in ospedale e ricovero. Ma Gianmarco Tamberi, dopo vari controlli, scenderà in pedana.
Quando c’è la finale e dove vederla in tv
Tutti i Giochi Olimpici vengono trasmessi sulle diverse piattaforme streaming: da Discovery+ fino a Prime Video, a seconda delle offerte e degli accordi. Compresi anche Sky, Dazn, Now, Tim Vision. In chiaro sulla Rai, invece, vengono trasmesse solo alcune discipline e in determinati orari: la finale del salto in alto con Gianmarco Tamberi e Stefano Sottile rientra tra le gare che saranno trasmesse in diretta. I canali di riferimento sono Rai 2 e Rai Sport HD. La finale è in programma appunto sabato 10 agosto: l’inizio alle ore 19.
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Tamberi, altro ricovero prima della finale ma annuncia: “Ci sarò”. Il racconto delle cure in ospedale” Ho vomitato due volte sangue”
Dimesso dall'ospedale, Gimbo ha confermato la sua presenza nella finale di salto in alto
Gianmarco Tamberi ci sarà. Dopo essere stato dimesso dall’ospedale a causa di un’altra colica renale – a pochissime ore dalla finale olimpica del salto in alto, in programma alle ore 19 – l’atleta azzurro ha confermato sui social la sua presenza. “Io ci sarò”.
Il campione italiano, poco prima, aveva condiviso un post su Instagram che lo ritraeva in barella in compagnia della moglie Chiara: “Sono passate 10 ore e la colica renale ancora non è passata. Il dolore che sento da questa mattina, per quanto forte, è nulla confronto a quello che sto provando dentro. Anche quella che era la mia ultima certezza sta per svanire…..”. Queste le sue amare e dolorose dichiarazioni. “Sono appena stato portato in pronto soccorso in ambulanza dopo aver vomitato due volte sangue. Ora mi faranno altri esami per capire che cosa sta succedendo, vi aggiorno perché i tantissimi messaggi che sto ricevendo e l’amore che mi state dimostrando, quanto meno merita una risposta. Tutto ho sognato per questo giorno tranne di vivere un incubo così…”. E la risposta è arrivata proprio poco fa: un selfie e una scritta che rassicura tutti i suoi tifosi.
Nel frattempo, aveva parlato anche il presidente della Fidal Stefano Mei, sulle condizioni di Gianmarco Tamberi: “Sta facendo delle valutazioni, vediamo come evolve la situazione. Sta facendo una visita, non so in che ambito sia, sta facendo le valutazioni e poi decideranno. Lui vuole gareggiare ma chiaro che bisogna vedere cosa succede. Niente di cronico, niente di problematico. Bisogna vedere che non corra nessun rischio”. Non sono mancati i messaggi di vicinanza da parte degli altri atleti e amici italiani, tra cui Nadia Battocletti (medaglia d’argento nella 10 mila metri): “Mi spiace per Gimbo, sicuramente è molto in difficoltà, l’ho visto negli ultimi giorni sofferente. È il capitano e tifiamo tutti per lui“. Il portabandiera della spedizione azzurra, per la finale di salto in alto, ci sarà.
“Non sussistono impedimenti assoluti”
La nota ufficiale della Fidal sulle condizioni di Tamberi: “Lo staff medico federale, a seguito degli accertamenti effettuati da Gianmarco Tamberi nel primo pomeriggio presso una struttura ospedaliera a Parigi, ha verificato che non sussistono impedimenti assoluti in merito alla partecipazione dell’atleta alla finale olimpica di questa sera”.
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Tamberi “svegliato” da un’altra colica: il racconto della giornata
Ancora una colica renale. Così, questa mattina, si era svegliato il campione olimpico a poche ore dalla finale di salto in alto (dopo il salto di 2.27 metri nella fase di qualificazione). Nel primo dei tre post di giornata, le sensazioni di Tamberi erano state tutt’altro che positive: “È tutto finito…“, aveva esordito Gimbo nel post mattutino. “Ci ho sperato fino all’ultimo, ci ho creduto nonostante tutto quello che era successo. Ho ricevuto un sostegno e un affetto cosi grande da parte di tutti voi che mi ha dato una forza unica per rialzarmi da questo ennesimo problema, ma evidentemente doveva andare così…”. Il campione aveva raccontato quindi di essersi svegliato alle 5 con il dolore lancinante, un dolore che ora, dopo 5 ore, “ancora non passa. Sono senza parole, mi dispiace davvero da morire. Scenderò in pedana comunque questa sera? Si, ma non so davvero come farò in queste condizioni a saltare…”. Poi, il nuovo ricovero e l’annuncio quasi a sorpresa. Alla fine, Gimbo scenderà in pedana.
Dalla fede nuziale nella Senna ai problemi fisici e di salute: l’Olimpiade di Tamberi
Che non sarebbe stata un’Olimpiade nel segno della fortuna lo si era già capito sin dalla cerimonia d’apertura: portabandiera dell’Italia, Gianmarco Tamberi – tra l’euforia e la gioia del momento – aveva perso la fede nuziale nelle acque della Senna. Solo un incidente di percorso (e tanta sfortuna), ma i primi problemi fisici erano nati durante la preparazione preolimpica: a causa di un’importante zona edematosa del bicipite femorale (probabilmente dovuta ad una piccola lesione miofasciale), il campione azzurro era stato costretto a fermarsi pochi giorni prima delle sue Olimpiadi. La sua caparbietà e volontà di esserci, però, avevano prevalso su tutto. Pronto per partire direzione Parigi, lo stop forzato a causa di una colica renale. Ore di attesa che non l’hanno fermato: con un giorno di ritardo, Gimbo decide di prendere il volo per la sua ultima partecipazione olimpica: “Scenderò in pedana qualsiasi cosa accada“. Dichiarazioni prese alla lettera: qualificato con qualche brivido alla finale, il risveglio mattutino – di sabato 10 agosto – è stato una doccia fredda. Altra colica, corsa in ospedale e ricovero. Ma Gianmarco Tamberi, dopo vari controlli, scenderà in pedana.
Quando c’è la finale e dove vederla in tv
Tutti i Giochi Olimpici vengono trasmessi sulle diverse piattaforme streaming: da Discovery+ fino a Prime Video, a seconda delle offerte e degli accordi. Compresi anche Sky, Dazn, Now, Tim Vision. In chiaro sulla Rai, invece, vengono trasmesse solo alcune discipline e in determinati orari: la finale del salto in alto con Gianmarco Tamberi e Stefano Sottile rientra tra le gare che saranno trasmesse in diretta. I canali di riferimento sono Rai 2 e Rai Sport HD. La finale è in programma appunto sabato 10 agosto: l’inizio alle ore 19.
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Roma, 23 feb. (Adnkronos) - "Gli Emirati Arabi Uniti sono desiderosi di migliorare la cooperazione con il vostro Paese amico, al fine di sostenere la pace e la stabilità in Medio Oriente e nel mondo, soprattutto perché i due Paesi hanno orientamenti comuni in questo senso". Lo ha affermato il presidente degli Emirati Arabi Uniti, Mohamed bin Zayed Al Nahyan, nel brindisi in occasione del Pranzo di Stato offerto al Quirinale dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.
"Sono fiducioso -ha aggiunto- che i risultati di questa visita avranno un grande impatto nel far progredire le nostre relazioni in vari campi, alla luce della volontà comune di continuare a lavorare per sviluppare queste relazioni a beneficio dei due Paesi e dei due popoli".
Roma, 23 feb. (Adnkronos) - "I nostri Paesi condividono, accanto a una analoga sensibilità per i temi della pace e della cooperazione, una naturale vocazione agli scambi commerciali e apertura agli investimenti. Sono lieto di constatare che la collaborazione bilaterale negli ultimi anni si è notevolmente intensificata. Sono numerose le imprese italiane che operano negli Emirati Arabi Uniti e con esse è in crescita anche la comunità di italiani che nel Suo Paese vive nell’accogliente realtà emiratina". Lo ha affermato il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel brindisi in occasione del Pranzo di Stato offerto in onore del presidente degli Emirati Arabi Uniti, Mohamed bin Zayed Al Nahyan.
"Lo sviluppo di idee e investimenti in Italia è benvenuto -ha aggiunto il Capo dello Stato- e queste prospettive saranno opportunamente approfondite nel forum imprenditoriale che si svolgerà domani. Accanto ai settori tradizionali, troveranno certamente posto quelli d’avanguardia e maggiormente proiettati al futuro. Le sfide internazionali passano dalla capacità di affrontare e progettare la transizione energetica che ci vede già collaborare ad ambiziose iniziative, nel quadro della sempre più avvertita consapevolezza che questo sia indispensabile per garantire alle prossime generazioni un futuro che, per essere prospero, dovrà essere sostenibile".
"Abbiamo, con questa consapevolezza, collaborato con il suo Paese -ha ricordato il Presidente della Repubblica- per il raggiungimento dell’accordo sul clima, sancito dalla Cop28 di Dubai che, per la prima volta, richiama esplicitamente la necessità di avviare una transizione dai combustibili fossili".
"Quella tra Emirati Arabi Uniti e Italia è una agenda ricca di opportunità. Penso allo sviluppo del continente africano, che ha tante implicazioni anche per la sua stabilità e per la vita della comunità internazionale. Penso al tema dello spazio. A quello dell’intelligenza artificiale".
"Abu Dhabi e Roma -ha concluso Mattarella- avvertono la responsabilità di contribuire, in una fase così confusa e convulsa della vita internazionale, a fare prevalere una visione incentrata sul valore del dialogo, su uno sviluppo equilibrato e sulla tenace costruzione di relazioni positive fra gli Stati".
Roma, 23 feb. (Adnkronos) - "Il Mediterraneo e la regione del Medio Oriente vivono oggi un periodo di più accentuata instabilità e di profonde sofferenze. In questi tempi difficili, Emirati Arabi Uniti e Repubblica italiana hanno lavorato insieme per promuovere la pace. Abbiamo condannato con fermezza il disumano e vile attacco terroristico del 7 ottobre da parte di Hamas –che rinnova atrocità con il crudele spettacolo nella consegna degli ostaggi sopravvissuti e dei corpi di quelli uccisi- e abbiamo esercitato in questi mesi ogni sforzo perché le violenze del conflitto che vi ha fatto seguito -che hanno afflitto gravemente i civili- avessero fine. Oggi l’impegno non può che essere diretto a evitare una ripresa dei combattimenti, a tenere aperto il filo dei colloqui faticosamente costruito in questi mesi, a rimuovere i sedimenti di rancore". Lo ha affermato il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel brindisi in occasione del Pranzo di Stato offerto in onore del presidente degli Emirati Arabi Uniti, Mohamed bin Zayed Al Nahyan.
"Il ritorno alle ostilità -ha proseguito il Capo dello Stato- non è foriero né di sicurezza futura per Israele, né, tantomeno, di soluzioni per il popolo palestinese, che versa, a Gaza, in condizioni drammatiche. Con ostinazione va ripetuto che il perseguimento della prospettiva due popoli-due Stati resta l’unica in grado di garantire una pace condivisa e sostenibile. Con grande apprezzamento desidero sottolineare lo straordinario aiuto umanitario degli Emirati Arabi Uniti in favore della popolazione di Gaza. È un impegno -quello per salvare vite umane, prestare soccorso ai feriti- che ci ha visto, ancora una volta, lavorare con orgoglio fianco a fianco".
Roma, 23 feb. (Adnkronos) - Alla vigilia della gara di campionato con il Monza e dopo il passaggio agli ottavi in Europa League, la Roma ha annunciato che "Niccolò Pisilli ha rinnovato il proprio contratto con il Club fino al 30 giugno 2029".
"Classe 2004, il centrocampista -fiore all’occhiello del settore giovanile giallorosso- è diventato rapidamente un punto di forza della Prima Squadra collezionando 34 presenze complessive (e 4 gol segnati) tra Serie A, Europa League e Coppa Italia", spiega la Roma.
Roma, 23 feb. (Adnkronos) - Le Associazioni dei pazienti "hanno collaborato alla stesura del policy paper di Ovarian Cancer Commitment (Occ) che si articola in sei punti: come Associazione nazionale che sostiene i portatori di mutazione dei geni Brca e le loro famiglie, due di questi ci stanno particolarmente a cuore e sono il riconoscimento dei Pdta (Percorso diagnostico terapeutico assistenziale) per le donne ad alto rischio cancro all’ovaio in tutte le Regioni e l’estensione dell’esenzione D99 per le persone portatrici di tumore ovarico in tutte le Regioni. Allo stato attuale soltanto 8 regioni su 20 hanno approvato il Pdta, e soltanto 10 hanno approvato l’esenzione, quindi vuol dire che ci sono cittadini di serie A e cittadini di serie B ancora oggi nel 2025". Così Ornella Campanella presidente aBRCAdabra in occasione della presentazione delle attività dell'Ovarian Cancer Commitment, nel 26esimo congresso della Società europea di oncologia ginecologica (Esgo) che si è chiuso oggi a Roma.
Per Campanella è importante anche "il riconoscimento della chirurgia di riduzione del rischio all’interno di Lea che ad oggi non c’è – spiega - nonostante si sia ampiamente dimostrata come l’unica strategia in grado di prevenire il cancro all’ovaio nelle donne a rischio in quanto portatrici di mutazione dei geni Brca".
Roma, 23 feb. (Adnkronos) - Igino Rugiero, ex Commissario Straordinario dell’Unione Italiana Tiro a Segno (Uits) nel 2019, è uno dei tre candidati alla presidenza dell’ente pubblico e Federazione Sportiva, insieme all’ex presidente Costantino Vespasiano e all’ex atleta Valentina Turisini. Con una lunga carriera militare alle spalle svolta per molto tempo presso le più alte Istituzioni dello Stato, e con profonda passione e conoscenza delle dinamiche interne della Uits, Rugiero si presenta con un programma ambizioso e una visione chiara per il futuro dell’organizzazione che, nel caso fosse eletto, siano al servizio delle Sezioni Tsn e dello Sport e non il contrario.
Rugiero ha intrapreso un tour in tutte le regioni italiane per incontrare gli elettori, non solo per presentare il suo programma, ma anche per farsi conoscere personalmente. “Sto girando praticamente in tutte le regioni e dove non mi è possibile andare cerco di contattare personalmente i presidenti delle Sezioni di Tiro a Segno Nazionale per mettere in condizione, democraticamente, gli elettori di conoscermi non soltanto dal punto di vista programmatico che espongo ovunque io vada, ma anche perchè ritengo che il contatto reale e il guardarsi negli occhi mentre ci si confronta sia un valore aggiunto che potrebbe fare la differenza, nel bene e nel male, nelle scelte dei singoli elettori”, ha dichiarato Rugiero all’Adnkronos.
"Questo approccio mira a rispondere alle molte domande e curiosità dei Presidenti e a spiegare loro le ragioni delle spiacevoli situazioni createsi negli ultimi mesi che avevano messo in dubbio non solo la possibilità di andare ad elezioni, ma in particolare avevano destabilizzato le Sezioni di Tsn che si erano viste cadere addosso all’improvviso, senza essere mai state informate dalla Presidenza, la possibilità della approvazione di un emendamento, fortunatamente ora svanita, che avrebbe praticamente distrutto e messo in discussione la sopravvivenza di moltissime delle stesse Sezioni su tutto il territorio nazionale".
Il candidato alla presidenza sottolinea poi l’importanza di un cambiamento politico per migliorare la gestione dell’ente. “L’obiettivo di oggi, indipendentemente dalle tante cose che dovremmo iniziare a fare tutti insieme domani, è ricucire i necessari rapporti con gli Enti Vigilanti e le Istituzioni dello Stato che si sono persi nel tempo a causa di una gestione superficiale ed approssimativa molto fumosa e poco concreta”, ha affermato, riferendosi alla ultima Governance dell’Ente Pubblico e Federazione Sportiva. Rugiero ritiene che “mai come oggi la Uits ha la possibilità di guardare al futuro con ottimismo e visione pragmatica di risoluzione dei tanti temi da affrontare che da troppi anni ormai si porta avanti, il prossimo 15 e 16 marzo ad Ostia, gli elettori chiamati per scegliere il prossimo Presidente Nazionale ed il nuovo Consiglio della Uits avranno la grande opportunità di “cambiare” e di iniziare un nuovo percorso di rinascita che possa ridare alla Uits la dignità ed il riconoscimento istituzionale e sportivo che merita. Le Istituzioni tutte e lo Sport ce lo hanno praticamente chiesto facendocelo capire con i fatti, a noi tutti noti”.
Una delle sfide principali che Rugiero intenderebbe affrontare è quella di finalmente riaprire realmente, e non solo a parole, la collaborazione con il Genio Infrastrutture dell’Esercito per riportare armonia tra le parti e tracciare un percorso di confronto per risolvere le problematiche che purtroppo negli ultimi anni hanno messo in difficoltà molte Sezioni Tsn provocandone addirittura in alcuni casi la chiusura. Il suo programma prevede un percorso di risanamento e rinnovamento anche dell’aspetto sportivo a lui molto caro che riparta dalla promozione dello Sport del Tiro a Segno verso le scuole, verso i giovani e quindi verso le loro famiglie per far capire che questo è uno sport inclusivo, efficace e socialmente importante.
“Bisogna contrastare le percezioni negative legate a episodi di cronaca, bisogna far capire alle famiglie che il nostro è uno sport che può offrire ai giovani, e quindi ai loro figli, un contesto formativo e sicuro ed allo stesso tempo lontano dall’eccesso di distrazioni tecnologiche”. Con una visione chiara e un programma dettagliato, Igino Rugiero si propone come un candidato determinato a guidare l’Unione Italiana Tiro a Segno verso un futuro di rinnovamento e crescita, “Da soli si fallisce, uniti si vince”, il suo motto.
Roma, 23 feb. (Adnkronos Salute) - "La ricerca sta andando avanti spedita soprattutto dal punto di vista genetico e quindi tutta la tematica dei test molecolari è fondamentale. Oggi parliamo e sollecitiamo la rimborsabilità del test Hrd ma c’è già chi sta facendo delle proposte per la rimborsabilità non più riferita al singolo gene, come avvenuto per il Brca, ma a pannelli multigenici, che permettono di analizzare da 30 fino a 500 pannelli di geni. È una nuova prospettiva con cui guardare alle mutazioni e alla complementarietà tra test genomici e genetici e alla loro indispensabilità. L’accesso equo a test molecolari che permettono di definire la terapia su misura di ogni paziente e la possibilità di essere curate nei centri di riferimento di alta specialità, che eseguono un elevato numero di interventi chirurgici all’ovaio, non sono ancora una realtà in Italia". Lo ha detto Nicoletta Cerana presidente Acto Italia Alleanza Contro il Tumore Ovarico ETS in occasione della presentazione delle attività dell'Ovarian Cancer Commitment, nel 26esimo congresso della Società europea di oncologia ginecologica (Esgo) che si è concluso oggi a Roma.