A chi ieri pomeriggio – al termine della finalina per la medaglia di bronzo del torneo olimpico di pallavolo maschile tra Italia e Stati Uniti – ha lasciato accesa la televisione invece di spegnere subito, preda della delusione per la disfatta degli azzurri, sarà capitato di sentire le parole di commiato dei due commentatori d’ufficio della Rai: Maurizio Colantoni, in carica per la telecronaca, e Andrea Lucchetta per il commento tecnico.
Nella coda del match, mentre andavano le immagini degli statunitensi in festa e di Giannelli, Lavia, Michieletto e compagni in una valle di lacrime, le due voci della tv di stato si producono in un dialogo che ha del kafkiano. Inizia Colantoni, sottolineando out of the blue come il torneo maschile e quello femminile siano stati due tornei diversi. “Molto più complesso questo, rispetto al femminile” afferma, e tornando ai ragazzi della nazionale guidata da Fefé De Giorgi continua a incensarli: “Siamo a un livello altissimo nella pallavolo maschile, che ha un livello eccezionale con 4-5 squadre molto molto forti”.
Gli fa subito eco Lucchetta, il quale ripete che il torneo maschile – che lui chiama “il nostro” in base evidentemente a un principio “genitale” –, è “un torneo veramente difficile”. Il torneo femminile, invece, per deduzione sarebbe stato per le ragazze della nazionale azzurra più facile, con squadre e scontri meno impegnativi. Sarebbe dunque questo livello (“più equilibrato” viene detto) a rendere Egonu e compagne “una formazione nettamente più forte”, che impegnata domani nella finale per l’oro sarebbe perciò “in grado di poter andare a vincerlo”, prosegue l’ex giocatore.
Sul finale, nel riconoscere i meriti di Julio Velasco che ha ricompattato la nazionale femminile, Lucchetta seguita con le gaffe – volendo definire così questi commenti poco adeguati della coppia Rai –, e cita almeno due volte il nome di uno solo dei due vice del ct argentino, Massimo Barbolini, omettendo altrettante volte quello di Lorenzo Bernardi, suo ex compagno in quell’indimenticata Generazione di fenomeni, e in forza nel team tecnico della nazionale di pallavolo femminile.
Sui social impazza la polemica e l’hashtag #Lucchetta è da ieri pomeriggio in tendenza su X. In molti, appassionate e appassionati di volley, hanno trovato fuori luogo quelle esternazioni, chiamando in causa anche l’account ufficiale di Rai Sport. Gli interessati, fino a questo momento, non hanno risposto.
Viene da chiedersi come mai ci si debba ancora ritrovare ad ascoltare tali commenti nella tv, a maggior ragione se pubblica, che rischiano di veicolare quell’idea sessista secondo cui lo sport è sempre e comunque una cosa da maschi. Bisognerà riflettere su questa ininterrotta narrazione al maschile dello sport, che mette a repentaglio la parità e anzi alimenta il gender gap, offrendo non si sa quanto involontariamente un racconto delle donne quali atlete di serie b, quando non addirittura amiche o fidanzate di.