Forze per le operazioni speciali, truppe di terra e sistemi missilistici. Il presidente della Bielorussia Aleksandr Lukashenko ha rafforzato la presenza militare al confine con l’Ucraina, nel sud del Paese. Nella notte, le difese aeree di Misk hanno intercettato e distrutto dei droni di Kiev. Secondo quanto denunciato dal ministro della Difesa bielorusso, Viktor Khrenin, i velivoli avevano violato la spazio aereo: “Alla luce degli sviluppi in Ucraina, così come nella regione russa di Kursk, il comandante in capo delle forze armate ha dato istruzioni di rafforzare i gruppi militari nelle direzioni tattiche di Gomel e Mozyr“. Per Lukashenko, “qualsiasi provocazione non resterà senza risposta”.

Il presidente, citato dall’agenzia Belta, ha dichiarato che le forze bielorusse hanno distrutto “obiettivi aerei dall’Ucraina”. “Il punto è che, e sospettiamo non sia la prima volta, le forze armate ucraine hanno violato tutte le norme e hanno invaso lo spazio aereo nei pressi della località di Kostyukovichi”, ha detto Lukashenko. “La difesa aerea – prosegue – è stata posta in stato di massima allerta per intercettare gli obiettivi, circa una dozzina”.

Lukashenko ha confermato il dispiegamento di “aerei, elicotteri e sistemi missilistici”. La difesa aerea bielorussa, ha aggiunto, “ha distrutto diversi obiettivi sul territorio bielorusso” e “sospettiamo si sia trattato di attacchi con droni”. “Hanno violato lo spazio aereo della Bielorussia, volando dall’Ucraina”, ha incalzato. “Non capisco perché l’Ucraina abbia bisogno di questo – ha detto ancora -. Abbiamo chiarito loro che qualsiasi provocazione non resterà senza risposta”. “Purtroppo gli ucraini – ha concluso – dimostrano così di non essere pronti per nessuna pace e continuano ad aumentare la tensione”.

Per il ministero degli Esteri di Misk, si tratta di un “incidente molto grave”, di “azioni criminali che aggravano la situazione e costituiscono un tentativo pericoloso di allargare l’attuale zona di conflitto nella nostra regione”. “Invitiamo queste parti a fermarsi – dicono da Minsk -. Se il conflitto dovesse allargarsi, travolgerebbe la regione intera e arriverebbe anche nei Paesi dell’Ue. Non ci sarebbero vincitori“. Minsk promette inoltre di ricorrere al “diritto all’autodifesa e di rispondere in modo adeguato a qualsiasi provocazione o azione ostile”.

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