Ennesima tragica sequenza di vittime sul lavoro. Dopo quattro giorni di agonia è morto il contitolare della cava di marmo 3Zeta di Nuvolera nel Bresciano, rimasto schiacciato martedì scorso da una lastra di marmo. Fabrizio Zanetti, 50enne di Serle (Brescia), era ricoverato in condizioni disperate in ospedale a Bergamo dove è deceduto in mattinata. È invece rimasto schiacciato tra la benna e il telaio di un escavatore Bobcat che stava riparando, un uomo di 61 anni morto venerdì sera nell’officina della ditta Tecnostill di Bareggio, in provincia di Milano. Sul posto sono giunti i soccorritori del 118 e dell’Ats Città metropolitana, i carabinieri della compagnia di Abbiategrasso e i vigili del fuoco di Milano, senza che però fosse possibile salvare la vittima.
È stata messa a disposizione dell’autorità giudiziaria di Frosinone la salma dell’operaio Lauro Ciavardini, 25 anni, di Anagni morto nello spogliatoio dello stabilimento chimico farmaceutico Catalent al termine del turno di lavoro. Ad accorgersi del decesso è stato uno dei sorveglianti. Ha dato l’allarme ai sanitari interni ed al 118 ma i medici hanno solo potuto constatare il decesso del giovane. Del caso ora si sta occupando il Servizio di Prevenzione della Asl di Frosinone con i carabinieri della compagnia di Anagni. La salma è stata trasferita su disposizione della Procura della Repubblica del capoluogo presso la sala mortuaria dell’ospedale Spaziani di Frosinone. Alla fine dello scorso mese di giugno, nello stesso stabilimento era morto per un malore un operaio di 55 anni. Secondo i dati Inail, relativi ai soli primi sei mesi del 2024, le vittime sul lavoro sono state 469, con un aumento del 4% rispetto al 2023.