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Miss Italia senza (lo storico) costume, Patrizia Mirigliani dopo le polemiche: “Non è per pudore…”

Miss Italia non vedrà la luce in tv, bensì esclusivamente attraverso i social ma sono tanti i cambiamenti introdotti nel concorso di bellezza

di Luca Guarneri
Miss Italia senza (lo storico) costume, Patrizia Mirigliani dopo le polemiche: “Non è per pudore…”

Patrizia Mirigliani, patron del concorso Miss Italia, si è raccontata in una lunga intervista a MowMag tra anticipazioni e rumors circa il concorso di bellezza più famoso del nostro Paese. Molte polemiche si sono abbattute sulla coroncina delle miss, a partire dallo stop della messa in onda in televisione del concorso. Anche per quest’anno nulla da fare: Miss Italia non vedrà la luce in tv, bensì esclusivamente attraverso i social. Se inizialmente sembrava che la Rai potesse avere un ripensamento in merito, l’ipotesi è poi sfumata nel nulla.

Dal 4 al 7 settembre avverranno le prefinali a Numana, nella cornice del Parco del Conero, all’interno del Resort De Angelis e nella stessa location dall’8 al 15 ci sarà la prima academy targata Miss Italia. Qui le aspiranti miss per la prima volta potranno prendere parte a incontri con esperti su temi importanti come violenza di genere, bullismo, disturbi alimentari. Al termine di questi appuntamenti potremo assistere alla finale nazionale, che sarà sempre nelle Marche. Altra novità di questa edizione riguarda proprio le miss. Non le vedremo più indossare il costume, outfit iconico in passerella delle modelle. Come anticipato da Mirigliani, il concorso vorrebbe prendere le distanze dall’idea della donna omologata: “Le ragazze durante le selezioni hanno vari cambi, si vestono in vari modi. Noi abbiamo abolito il costume da bagno nelle selezioni e per questo abbiamo adottato vari tipi di abbigliamento. Hanno anche un outfit che ha sostituito il costume, che sono i completi Givova, ovvero dei pantaloncini e dei toppini. Poi introduciamo anche altri look, come dei vestitini paillettati o altro. Cerchiamo di non avere più omologazione nel modo di raccontare le donne; quindi in ogni selezione si varia anche per dare la possibilità di trasmettere sempre immagini diverse alle ragazze. Ad esempio, la Liguria ha scelto di vestirle con una camicina, un pantaloncino e una cravatta nera. Questo dipende anche dalla creatività dell’agente regionale”.

Per poi continuare: “A me le ragazze piacevano anche in costume da bagno e così sfileranno ancora nelle selezioni previste in riva al mare. Non è certo per pudore che facciamo indossare alle ragazze camicetta e pantaloncini, ma per esaltare le giovani d’oggi che studiano, lavorano, sono impegnate su tanti fronti. La bellezza della normalità! Fargli indossare capi alla moda è anche una maniera per dare visibilità ai nostri magnifici artigiani che creano per le grandi griffe senza mai finire sotto i riflettori”. Sono tanti i volti televisivi che hanno preso parte negli anni al contest di Miss Italia, da Caterina Balivo a Francesca Chillemi, da Anna Valle a Miriam Leone fino a Ilary Blasi. Oggi, eppure, sembra cambiato qualcosa. “Bodyshaming? Una scelta non decisa ma indotta dai tempi. Io spero che questa ipocrisia finisca il prima possibile e che le mie ragazze possano tornare a indossare il costume, perché è un loro diritto. Diciamo che è finito il momento in cui la donna esce solo con il costume su una passerella e questo lo trovo giusto, che abbia anche altri modi di raccontare sé stessa attraverso anche l’abbigliamento”, ha sottolineato Mirigliani. Per poi aggiungere: “Ho deciso di non scendere a compromessi nella vita per far accettare il mio concorso. Non ho voglia, non mi interessa. Io propongo ragazze dai 18 ai 30 anni che sono in una fase in cui devono imparare a comunicare, raccontare sé stesse, a fare esperienze nuove: la forza di Miss Italia è aiutarle a realizzarsi. Questo è il nostro punto di forza. Il fiore all’occhiello di Miss Italia è la capacità di aver costruito talenti”.

Mirigliani ha dubbi però sul tetto massimo d’età per partecipare al concorso: “Noi accettiamo solamente donne dai 18 ai 30 anni. Il dubbio? Far gareggiare donne di 30 anni con donne di 60. Lo fanno alcuni concorsi. Esistono, invece, tanti concorsi che esaltano soltanto la Miss Over, che è un concorso solo per donne grandi, che io apprezzo e mi diverte molto, lo trovo giusto e carino. Ma è questo miscuglio che si sta facendo solo per includere. Allora, come posso io che ho un concorso, che ho lanciato donne nel mondo dello star system, della politica, al giornalismo e che quindi creo potenziali nuovi modi di vita, di professionalità, far partecipare una donna che il suo potenziale e il suo percorso lo ha già avuto? Non è un discorso estetico, è un discorso etico”. Ed ecco quindi un’altra novità a riguardo: “Io quest’anno ho creato un’accademia, scegliendo donne di età matura , che raccontino esperienze di vita alle nostre Miss. La nostra missione è quella di formare giovani donne, non quella di stabilire se sei più bella a 60 o a 70 anni rispetto a una trentenne. Questo non è uno scopo di vita, questo è uno scoop, che lascia il tempo che trova. Quindi le mie coach sono donne belle, di esperienza e tra queste c’è una modella agè, che è diventata modella proprio a 50 anni (…). Questo lo racconterà la mia coach, Valeria Sechi, che dirà alle ragazze di non demordere se non arrivano a un obiettivo. Valeria è una donna di grande esperienza e ce ne saranno tante altre di eguale esperienza. La bellezza è in ogni età ed è una bellezza che si arricchisce, anno dopo anno, di altri valori”. Ora non ci resta dunque che attendere settembre per scoprire volto e outfit di Miss Italia 2024 (attraverso i social, ovviamente).

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