La scelta del vicepresidente di Kamala Harris assomiglia molto a quella fatta da Donald Trump: si vuole creare un canale diretto con l’elettorato del Mid-West. Come J.D. Vance il governatore del Minnesota, Tim Walz, proviene infatti dal Mid-West, l’immensa distesa di terra racchiusa tra le due coste. Walz non è un politico professionista, prima di essere eletto al Congresso aveva un lavoro normale, faceva l’insegnante. Come Vance ha tenuto in mano un vero fucile da combattimento, anche se a differenza del primo non si è mai trovato a doverlo usare in qualche scontro con il nemico. Anche Walz incarna alcune delle caratteristiche tradizionali della Rust Belt americana, la cintura industriale che, come un serpente, si snoda ad ovest di New York e Washington DC: ama andare a caccia, possiede armi in casa, d’estate va alle feste di paese e mangia hamburger e patatine fritte nei diners.

La sofisticata procuratrice distrettuale di San Francisco non ha scelto come suo vice Josh Shapiro, il governatore della Pennsylvania, un swing state che le avrebbe potuto portare ben 19 collegi elettorali, ma quello di uno stato che tradizionalmente vota democratico. Molti sostengono che la posizione pro-Israele nella guerra a Gaza di Shapiro – prima di fare il politico anche lui era un avvocato di grido – sia stata d’ostacolo alla sua candidatura, ma forse si sbagliano: in queste elezioni sui generis la politica, specialmente quella estera, gioca un ruolo di secondo piano rispetto all’immagine che i candidati cercano di proiettare nel Mid-West. E questa è quella tradizionale, del presidente che anche se risiede a Washington DC e si muove nei circoli dell’élite, ha particolarmente a cuore il benessere dell’America racchiusa tra le due coste, l’America rurale e industriale, disinteressata alla politica estera e concentrata su se stessa, l’America della SuperBall, dei Proms, dei diners. L’America vera. Donald Trump, nato e cresciuto nella bambagia newyorkese, frequentatore di locali alla moda e amico dei potenti, ha vinto nel 2016 con questo messaggio: Make America Great Again.

Da sempre esistono due Americhe, quella sofisticata e quella degli Hillbilly, dei Red Neck, dei bifolchi e burini, chi appartiene alla prima non può entrare nella seconda e viceversa, l’America dove sei nato e cresciuto ti rimane nel sangue. Questa volta nei quattro candidati alla Casa Bianca le due Americhe sono bilanciate. I candidati alla presidenza provengono l’una dalla costa occidentale e l’altro da quella orientale, dall’America sofisticata che conosciamo noi stranieri. Lo si percepisce anche dal loro body language, Trump è bombastico, usa i superlativi come punteggiatura e muove le mani come un ristoratore di Little Italy; Harris ha un sorriso bianchissimo californiano, quando parla al posto delle pause usa fragorose risate. Harris e Trump sono cresciuti nell’America dove si parla di politica estera e si sorseggiano vini d’annata californiani, lontani anni luce dalle praterie infestate di zanzare del Mid-West, i tornado che si portano via interi villaggi li hanno visti solo in televisione, non sono mai andati a caccia di anatre all’alba con la tuta bianca per confondersi con la neve, né hanno mai pescato nei laghi ghiacciati o nuotato d’estate nei fiumi descritti da Mark Twain. Per vincere però devono far presa su gente che queste cose le fa quotidianamente, come fare? È semplice: ci pensa il vicepresidente.

Vance e Walz sono figli dell’America lontana centinaia di migliaia di chilometri dalle metropoli delle due coste, quella dei burini e bifolchi dove quasi tutti sono sovrappeso, l’America dei produttori di cibo spazzatura e delle società farmaceutiche che bombardano di pubblicità, quella che mangia schifezze e ingerisce medicine come caramelle. Vance e Walz sono stati scelti per far campagna elettorale in questa America, un compito ben più difficile di portare a casa i voti di un swing state.

Da sempre le elezioni americane si vincono nel Mid-West non solo perché i collegi elettorali sono strutturati per dare peso agli stati di questa regione, stati meno popolati di quelli che si affacciano sulle due coste, ma perché è qui che si trova la vera America. Chiunque abbia vinto la corsa alla Casa Bianca è sempre stato più bravo del perdente nel portare a casa i voti di questa America. Anche se sui generis, queste elezioni non sono diverse dalle altre, tuttavia a differenza di candidati come Bill Clinton o Ronald Reagan, figli del Mid-West, la responsabilità di conquistare questo elettorato è sulle spalle del vicepresidente.

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