Nessun membro del governo ha partecipato alle commemorazioni per gli 80 anni dalla strage nazista di Sant’Anna di Stazzema. Come già nell’estate 2023, anche oggi l’esecutivo ha deciso di non inviare nessun rappresentante. Un’assenza che è stata notata e denunciata dal presidente Pd della Regione Toscana Eugenio Giani: “Non vedo la presidente del Consiglio, non vedo ministri né sottosegretari”, ha dichiarato. “Sinceramente è una cosa grave e mi sarei aspettato ben altro. Lascia amarezza ed un profondo dispiacere questa assenza che ha segnato anche la cerimonia di ieri per la Liberazione di Firenze”. Simile anche il discorso del sindaco di Stazzema Maurizio Verona: “Ricordare è importante, ma essere, oggi, qui fisicamente, di fronte a questo monumento in pietra, di fronte a coloro che hanno visto, sono sopravvissuti e oggi sono i nostri testimoni è fondamentale. Chi ha ruoli importanti oggi aveva il dovere di essere qui, di accogliere l’invito, di guardare gli occhi dei nostri superstiti, abbracciarli, chiedere scusa dell’oblio di Stato sui fatti del 12 agosto 1944, e ringraziarli per quello che fanno con molto dolore ma con altrettanta tenacia. Oggi qualcuno è assente“.
Le parole di Mattarella e l’orazione di Giani – Il capo dello Stato Sergio Mattarella, ricordando le vittime della strage, ha voluto anche ricordare che qui “sono le radici della Repubblica” e “i fascisti furono complici”. E poco dopo il presidente della Regione Giani ha rilanciato: “Mi auguro che vi sia comunque consapevolezza che la nostra Repubblica nasce da qui, da Sant’Anna, dalla Resistenza e dall’opposizione al Fascismo. La nostra Costituzione – ha continuato Giani, che ha tenuto l’orazione ufficiale – è scolpita in quello che è successo a Sant’Anna. Chi non capisce questo non può contribuire allo sviluppo dei valori alla base del nostro sistema di convivenza civile”. Circa 2.000 persone si sono radunate davanti alla chiesa del piccolo borgo e lungo il sentiero che porta al sacrario dedicato alle vittime. Presenti tanti sindaci e assessori con la fascia tricolore, tanti gonfaloni, gli assessori regionali Baccelli e Nardini, numerose associazioni e giovani, italiani e tedeschi. C’era anche la console di Germania. “Un messaggio di pace arrivi da questo luogo così sacro. Non c’è futuro senza memoria – conclude Giani – Ricordiamoci cosa sono state le guerre, cosa hanno fatto”.
I precedenti – Dal 2013 a oggi, l’esecutivo ha quasi sempre mandato un rappresentante. Undici anni fa partecipò l’allora ministra dell’educazione Maria Chiara Carrozza. Negli anni successivi andarono: la titolare del dicastero dell’Istruzione Stefania Giannini (2014); l’allora ministra per i Rapporti con il Parlamento Maria Elena Boschi (2015); il sottosegretario Cosimo Maria Ferri (2016); il presidente della Commissione cultura del Senato Andrea Marcucci (e il ministro Angelino Alfano era stato alla commemorazione del 10 aprile) (2017); il presidente del Parlamento europeo David Sassoli e il senatore Massimo Mallegni in rappresentanza del Senato (2018); il ministro Enzo Moavero Milanesi (2019); nel 2020 il sottosegretario Enzo Amendola e il presidente della Repubblica; la sottosegretaria Debora Bergamini (2021). Ad agosto 2022, piena campagna elettorale, non si presentò nessuno. Un anno fa, idem: il governo ha deciso di non partecipare e l’orazione venne fatta dal presidente dell’Emilia Romagna Stefano Bonaccini.