La Repubblica può riconoscere le sue radici in eccidi come quello di Sant’Anna di Stazzema di cui ricorrono proprio oggi gli 80 anni: “Il testimone della memoria e dell’impegno continuerà a passare di mano in mano, per ricordarci che si tratta di crimini imprescrittibili, per accompagnarci sulla strada della civiltà e della pace, sconfiggendo chi fa crescere l’odio“. A ricordare così l’anniversario della strage nazista nel piccolo paesino della Versilia è il presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Il 12 agosto è “per la Repubblica oggi è giorno di memoria, di raccoglimento, di testimonianza” dice il capo dello Stato. Si trattò di uno degli eccidi più spietati della seconda guerra mondiale, ricorda il presidente, compiuto da “reparti delle SS naziste, con la complicità fascista“.

A rimanere uccisi “senza pietà” furono “donne, anziani, bambini, sfollati che pensavano di aver trovato un rifugio sottraendosi ai combattimenti”. Sant’Anna di Stazzema, continua Mattarella, “fu la guerra portata alle popolazioni civili, lo sterminio di comunità locali incolpevoli. Fu la tragedia che si abbatté sui villaggi della linea Gotica, a Padule di Fucecchio, a Marzabotto, fra le altre. Il baratro nel quale allora sprofondò l’umanità ha reso questi luoghi un sacrario europeo del dolore, e un simbolo di riscatto di quella rinascita umana e civile che ha saputo opporsi alla barbarie, generando democrazia, libertà, pace, laddove si voleva cancellare ogni speranza”. Il capo dello Stato porta ai cittadini di Stazzema, ai discendenti delle vittime, “il sentimento commosso dell’intera Nazione”. “Una grande eredità morale – sottolinea il presidente della Repubblica – è stata lasciata dai sopravvissuti. La Repubblica può qui riconoscere le sue radici. Quelle che, anche oggi, ci spingono a respingere le ragioni della guerra come strumento di risoluzione delle controversie”.

Il presidente della Camera Lorenzo Fontana ribadisce in una nota che la strage di Sant’Anna fu “uno dei crimini più brutali commessi dai nazifascisti in Italia”. “Fu un’azione premeditata – afferma Fontana – per sterminare la popolazione civile, senza risparmiare donne, anziani, bambini. Rinnoviamo il nostro cordoglio per le vittime e la nostra vicinanza a chi ha pianto familiari barbaramente uccisi. La memoria è un dovere da coltivare per costruire un futuro di pace, responsabile e immune da simili atrocità”. “Una ferita indelebile, mai più nella storia” scrive su facebook il presidente del Senato Ignazio La Russa. La presidente del Parlamento europeo Roberta Metsola ha inviato un messaggio in cui ringrazia i cittadini di Sant’Anna perché non ha mai “smesso un attimo di ricordare quanto accaduto”. “L’avete fatto perché non succedesse mai più – continua – Avete insegnato ai giovani la differenza tra l’Europa dei nazionalismi del passato e l’Europa di oggi“. “La nostra – prosegue Metsola – deve essere un’Europa della memoria, che riconosca l’impegno di chi ha lottato per gli ideali che a volte diamo per scontati, che ricordi tutti coloro che sono scomparsi – prosegue – Coloro che hanno affrontato carri armati e proiettili per liberarsi dal totalitarismo che ha tenuto nella sua morsa gran parte dell’Europa per così tanto tempo; per tutti coloro che hanno creduto in un domani migliore e che non hanno avuto paura di sognare. La nostra deve essere un’Europa che rende loro omaggio e che onora la nostra storia comune”.

Il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani pronuncerà l’orazione alla cerimonia di commemorazione, alla quale – almeno per quanto risulta al momento – non parteciperà alcun esponente del governo. A inviare un messaggio è stato il leader di Forza Italia Antonio Tajani, vicepremier e ministro degli Esteri: “Questa piccola, coraggiosa comunità – scrive – evoca un passaggio tragicamente doloroso in quel cammino verso la libertà e la pace tra i popoli che l’Italia avrebbe ripreso come sua stella polare dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale, e dal quale il nostro Paese non si è mai più allontanato. A Sant’Anna di Stazzema fascismo e nazismo lasciarono – profonda – tutta l’impronta del loro orrore“. Per Tajani “oggi Stazzema significa anche futuro, per apprendere dal passato insegnamenti e valori con cui costruire un domani migliore per i nostri figli e i nostri nipoti”. Tajani ha voluto anche ricordare “con commozione la coraggiosa Ada Battistini, che ci ha lasciati poco meno di un mese fa a 92 anni e che sopravvisse alla strage per la decisione di un soldato di sparare in aria invece che su civili indifesi. Quella scelta fu un piccolo spiraglio di umanità, in una giornata di follia ed orrore in cui ogni barlume di umana pietà fu barbaramente cancellato e anch’esso ci incoraggia a continuare a promuovere in ogni ambito quei valori che vedono l’Italia ovunque, protagonista di pace”.

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Nella foto in alto | Il presidente Mattarella con il sindaco di Stazzema Maurizio Verona nel 2020 nel piazzale della chiesa che fu tra i luoghi dell’eccidio

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