Dopo tre mesi di ricovero e un’indagine ancora aperta, l’influencer biellese Siu è tornata a casa. La sua dimissione dall’ospedale di Ponderano segna un nuovo capitolo in una vicenda che ha tenuto tutti col fiato sospeso, ma il mistero sulla ferita al petto che l’ha quasi uccisa è ancora tutto da chiarire. La Procura di Biella non ha dubbi: il responsabile sarebbe il marito Jonathan Maldonato, indagato per tentato omicidio. Ma lui si è sempre professato innocente, parlando prima di un incidente e poi di un tentativo di suicidio: solo Siu, ancora provata dall’esperienza traumatica, può spiegare cosa sia successo davvero quella mattina di maggio. Al momento, le sue parole non hanno ancora offerto agli inquirenti la svolta sperata.
La giovane donna, trasferita a Biella dall’ospedale Maggiore di Novara, ha dovuto lottare per riprendersi dalle conseguenze dell’emorragia interna provocata da una profonda ferita al petto. Ora, accolta dai suoi parenti, cerca di ricostruire la sua vita mentre la sua casa, teatro del presunto ferimento, resta sotto sequestro. Le indagini proseguono, affidate alle analisi della polizia scientifica sui reperti raccolti. L’oggetto che ha causato la ferita – un cacciavite, una limetta o forse qualcosa di ancora ignoto – potrebbe fornire la chiave per risolvere il caso.
L’obiettivo della Procura era chiudere l’indagine prima della fine dell’estate, ma i tempi potrebbero allungarsi. L’ipotesi che Siu potesse scagionare il marito, confermando di essersi ferita da sola, sembra ormai tramontata. L’accusa nei confronti di Maldonato resta in piedi, e la verità su quanto accaduto quella notte a Chiavazza è ancora lontana dall’essere svelata.