Nel primo trimestre del 2024, il reddito reale (ossia tenendo conto dell’inflazione) delle famiglie nei paesi Ocse è aumentato dello 0,9%, con un’accelerazione rispetto al +0,3% che aveva caratterizzato il trimestre precedente. “Tutte le economie del G7 hanno registrato un aumento”, spiega l’organizzazione e, finalmente, si muove pure l’Italia che inverte il calo che aveva caratterizzato gli ultimi tre mesi del 2023. Anno in cui la Penisola è stata il Paese con il maggior calo dei salari reali tra le grandi economie.

A inizio 2024 il trend si è invertito, con un aumento del reddito reale del 3,4% nei confronti del periodo ottobre-dicembre 2023, trainato da un aumento delle retribuzioni dei dipendenti e dei trasferimenti sociali in natura. Nell’ultimo trimestre del 2023 a fronte di una crescita nei Paesi Ocse dello 0,5% il dato italiano era risultato in calo dello 0,4%. Il dato italiano riguarda comunque retribuzioni che restano tra le più basse d’Europa e tra quelle che più hanno sofferto l’erosione del potere d’acquisto causato dall’inflazione. Rispetto a prima della pandemia (2019) i salari italiani valgono il 9% in meno in media.

Sui social la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, commenta scrivendo che i dati sono “anche frutto delle politiche del governo che hanno concentrato gran parte delle risorse disponibili al rinnovo dei contratti, ad aumentare le pensioni, a sostenere i salari attraverso il taglio del cuneo contributivo e la riduzione dell’Irpef, e per rafforzare i trasferimenti sociali in natura”. Arturo Scotto, capogruppo del Partito democratico in commissione Lavoro della Camera, consiglia “meno trionfalismi” visto che “l’incremento del primo trimestre non risolve il tema sollevato dalla stessa Ocse appena due settimana fa: l’Italia è l’unico paese dell’area Ocse che non ha visto crescere i salari reali rispetto all’inflazione dal prepandemia. Sette punti ancora sotto. A differenza di Germania, Francia e Spagna”.

L’incremento del reddito è marcato anche in Germania (+1,4%), più contenuto in Francia (+0,6%) e grazie legato ad “un aumento delle pensioni di base per tenere il passo con l’inflazione”. Fuori dall’Ue i redditi sono saliti dello 0,2% negli Stati Uniti e dello 0,3% in Gran Bretagna. “La maggior parte degli altri paesi dell’Ocse ha registrato un aumento del reddito reale pro capite delle famiglie nel primo trimestre del 2024”, si legge nel rapporto in cui si segnala la performance della Polonia che “ha visto l’aumento più grande (10,2%), principalmente grazie agli incrementi delle retribuzioni dei dipendenti, dei benefici sociali diversi dai trasferimenti sociali in natura”, oltre ai redditi da proprietà “più che triplicati in Polonia dalla fine del 2021 principalmente a causa della risalita dei rendimenti percepiti in vista di tassi di interesse più elevati”. La maggiore contrazione del reddito reale pro capite delle famiglie è stata registrata in Grecia (-1,9%).

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