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“Raimondo Vianello? Stavo per soffocare. Bonolis é un mostro a Trivial Pursuit”: Lorenza Mario si racconta

La ballerina ha ripercorso la sua carriera in una lunga intervista

di F. Q.
“Raimondo Vianello? Stavo per soffocare. Bonolis é un mostro a Trivial Pursuit”: Lorenza Mario si racconta

Ballerina, conduttrice, volto noto del piccolo schermo, ma anche dei palchi più importanti d’Italia. In una parola: versatile. Come il corpo di una danzatrice che si muove al ritmo della musica. È stata ed è tutto questo Lorenza Mario, che al Corriere della Sera ha ripercorso i suoi trent’anni di carriera. “La passione per la danza? Nasce che ero piccola e guardavo ‘Maratona d’Estate’, una trasmissione di Vittoria Ottolenghi sui grandi esponenti della danza, mi sono innamorata di Carla Fracci. Come sentivo la musica iniziavo a muovermi“. Un amore smisurato per il ballo, che però l’ha portata casualmente su un’altra strada, quella della televisione, con un provino particolare alla Rai.

“Era il 1992, pensavo fosse un’audizione come ballerina, ma la data era sbagliata – spiega Mario -. Cercavano volti per la trasmissione “Acqua Calda” per il ruolo di “Gollina” (lettura dei gol di serie A, ndr). Le altre ragazze vestivano tacchi alti e calze a rete, era palesemente una selezione di bellezza, io avevo body e scarpette da danza. Nonostante la mia contrarietà, mi hanno chiesto di effettuare il provino, che ho superato, spingendomi a partecipare al programma. Ero stata assegnata all’Udinese, che in quel periodo segnava poco e dunque mi inquadravano raramente, ma tanta era la voglia di danzare che durante le pause ballavo nei corridoi. È stato così che mi ha notato un coreografo della Rai… due mesi più tardi ero nel corpo di ball0″.

Da lì, sono cominciate tutta una serie di collaborazioni con i massimi esponenti della televisione: da Gerry Scotti, di cui “ho sempre avuto una grande simpatia”, a Paolo Bonolis, che per lei è “un perfezionista e un uomo di una cultura infinita. Una sera abbiamo giocato a Trivial Pursuit, lui sapeva tutte le risposte. Era un mostro, per essere al suo livello abbiamo dovuto formare una squadra con tutto il corpo di ballo che lo sfidava. Ha vinto anche se era da solo”, ha rivelato la ballerina.

Nel 1996, poi, è arrivata l’occasione, forse la più grande, quando ha dovuto subentrare a Valeria Marini per il ruolo di prima donna del Bagaglino, la compagnia di varietà fondata da Pierfrancesco Pingitore e Mario Castellacci che negli anni Ottanta ha iniziato a comparire regolarmente in tv: “Ero appena tornata a Padova dopo “Fantastica Italiana”, nemmeno il tempo di disfare la valigia che il mio agente mi chiama, dicendomi che Pierfrancesco Pingitore voleva incontrarmi. Volevo rilassarmi qualche giorno in vacanza, ma non potevo certo rinunciare all’invito del grande Pingitore. Mi offrì il ruolo di prima donna del Bagaglino, un programma che in quegli anni faceva 14 milioni di telespettatori, numeri che oggi raggiunge solo Sanremo. All’esordio ero talmente agitata che durante il lancio in diretta del Tg5 non riuscii ad aprire bocca. Alla fine andò benissimo e continuai per due edizioni. Fu una meravigliosa esperienza, anche per i legami professionali che si instaurarono con i protagonisti come Pippo Franco, Oreste Lionello, Leo Gullotta e tutto il cast artistico in generale

Insomma, una storia che era cominciata con l’amore per la danza, che poi si è trasformata nell’amore per esibirsi, su un palco, dove lei ha sempre recitato un ruolo importante. Compreso quella volta che nel 1999 ha condiviso le scene con Sandra Mondaini e Raimondo Vianello: “L’episodio era ambientato in un circo, io ero una trapezista di cui lui si invaghiva. In una scena recitavo a testa in giù e appesa a un trapezio mentre lui improvvisava da grande attore tutte le battute e io sopraffatta dalle risate ho rischiato di soffocare. Un ricordo divertente”.

Con il tempo, poi, anche i musical, come ha raccontato lei stessa, spiegando quella volta che Christian De Sica le ha fatto una proposta che non poteva rifiutare: “mi ha chiesto di prendere parte a un musical, era l’occasione che aspettavo e ho colto la palla al balzo. Siamo rimasti in tournée di due anni con ‘Un americano a Parigi'”, ha concluso Lorenza Mario.

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