Il tuffatore britannico conclude la sua carriera da professionista con la medaglia d'argento ai Giochi Olimpici di Parigi
“È molto, molto surreale. Ero così incredibilmente nervoso all’inizio, Sapendo che sarebbero state le mie ultime Olimpiadi. Non vedevo l’ora che fosse finita, ma quando ho visto mio marito, i miei figli e i miei amici tra il pubblico, mi sono detto di essere felice. È stato emozionante, da là sopra la piattaforma, sapendo che sarebbe stato il mio ultimo tuffo competitivo. Ma a un certo punto devo prendere una decisione, e sento che è il momento giusto“. L’icona sportiva britannica – e nell’ultimo periodo anche della moda – Tom Daley ha annunciato ai microfoni di Vogue il ritiro dal professionismo: il tuffatore 30enne ha concluso la sua carriera con una medaglia d’argento nella piattaforma 10 metri sincro (con Noah Williams) a Parigi. “Ho passato tutta la vita a fare questo. Essere effettivamente in grado di lasciar perdere sarà dura. E sarà un cambiamento importante capire come sono strutturate le mie giornate. Mi piacerebbe che le persone mi ricordassero come una persona che ha perseverato, che ha insistito e non ha rinunciato al suo sogno finché non è stato in grado di realizzarlo”.
Cinque Olimpiadi, cinque medaglie: la carriera di Tom Daley
Non poteva che concludersi con un successo l’avventura di Tom Daley con il mondo dello sport. A Pechino l’esordio a soli 14 anni, poi da Londra a Parigi con almeno una medaglia al collo: 3 bronzi, 1 oro e l’ultimo argento. La sua giovane carriera era stata messa subito a dura prova dalla morte del padre causata da un cancro al cervello. L’anno successivo, ai Giochi Olimpici di Londra la sua condizione fisica non era delle migliori: “Ho avuto delle fratture da stress agli stinchi. Mi sono strappato il tricipite. Ho avuto una piaga alla schiena. Mi sono rotto una mano. Ho tossito sangue. Ho sbattuto la testa sulla piattaforma due volte. Quando ti perdi nell’aria, queste cose ti passano per la testa”. Nel 2013, tramite un video su Youtube, Daley fa coming out: “Penso che ci sia molta pressione quando le persone escono allo scoperto per essere attiviste e schiette. E a volte questo non è nella natura di alcune persone. Molti ragazzi queer, quando sono più giovani, hanno questa sensazione automatica di non essere adatti allo sport, quindi non lo praticano. Spero che ne vedremo di più in futuro”. Poi Rio de Janeiro, Tokyo e infine Parigi. Da portabandiera.
La passione per il lavoro a maglia e l’opinionista per Eurosport
Atleta, opinionista per Eurosport, una passione per l’uncinetto nata in lockdown e divenuta celebre anche pubblicamente. In questa sua ultima Olimpiade Tom Daley le ha provate tutte. Durante i Giochi, il britannico ha creato dei porta medaglia ad hoc per gli atleti inglesi Yasmin Harperf e Anthony Harding, ovviamente lavorati a maglia. Nel 2021 aveva lanciato il suo personale marchio Made With Love. Per concludere in bellezza e lasciare un segno indelebile della sua ultima Olimpiade, Daley ha realizzato con le sue mani un maglione a tema olimpico.
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Tom Daley has finished his #Paris2024 sweater! ????????
Incredible! ????#BBCOlympics #Olympics pic.twitter.com/NxyWFJXLt4
— BBC Sport (@BBCSport) July 31, 2024