Economia

Termini Imerese, accordo per la tutela dei 540 dipendenti dello stabilimento ex Fiat e Blutec. Sindacati: “Soluzione inseguita per 12 anni”

C’è finalmente un esito positivo per i 540 lavoratori ex Fiat di Termini Imerese. Il 12 agosto è stato infatti firmato dopo anni di trattative un accordo tra i commissari straordinari, il nuovo investitore Pelligra, i sindacati e la Regione Sicilia. Tra i lavoratori lasciati a casa dopo il crac di Blutec, che avrebbe dovuto reindustrializzare l’impianto, 350 saranno formati e riqualificati per essere reimpiegati nel progetto industriale del gruppo Pelligra che si è aggiudicato il bando presentando un piano di riqualificazione dell’area, mentre altri 190, rimanendo in capo all’amministrazione straordinaria, beneficeranno dell’isopensione – uno scivolo” pagato dall’azienda – per un massimo di 7 anni fino a raggiungere i requisiti pensionistici. Fiom e Uilm parlano di giornata importantissima per le lavoratrici e i lavoratori, con una soluzione “inseguita per oltre 12 anni”.

La Regione Sicilia nel 2022 aveva stanziato 30 milioni di euro ad hoc per le politiche attive e passive per i lavoratori ex Termini Imerese e negli ultimi giorni ha attribuito le risorse all’amministrazione straordinaria per il pagamento dell’isopensione.

La Fiom fa sapere che “continuerà a lavorare affinché la prospettiva industriale di Pelligra sia di lungo termine e nel tempo coinvolga ancora più lavoratori, dando risposte alle esigenze occupazionali del territorio, a partire dai quasi 200 lavoratori dell’ex indotto”. Per questo “insisterà per una proroga dell’Area di Crisi aprendo alla possibilità di proseguire con gli ammortizzatori sociali per loro, poi per la loro rioccupazione”, spiegano in una nota Samuele Lodi, coordinatore nazionale Fiom-Cgil Settore Mobilità e Roberto Mastrosimone, Fiom nazionale.

Gianluca Ficco, segretario nazionale Uilm responsabile del settore auto, e Vincenzo Comella, segretario generale della Uilm di Palermo, spiegano che il passaggio di 350 lavoratori a Pelligra “avverrà con cessione di azienda, dunque senza interruzioni e con piena salvaguardia delle condizioni economiche e normative, prevederà un iniziale collocazione in cassa integrazione, nonché l’inserimento in un impegnativo piano di formazione”.

Soddisfatti anche Marco Giglio, coordinatore della Fim Cisl nazionale, e Antonio Nobile, segretario generale Fim Cisl Palermo Trapani. “Finalmente è possibile attuare il percorso che auspicavamo, di garanzia, per chi ormai è prossimo alla pensione e di ripartenza per i lavoratori che hanno ancora molti anni di lavoro davanti. Ci sarà da seguire e supportare la riqualificazione del personale che transiterà verso Pelligra, che fino a questo momento si è dimostrato un gruppo serio, aperto al dialogo e al confronto”. I due sindacalisti esprimono anche apprezzamento per il lavoro svolto dalla Regione siciliana: “Un plauso a partire dall’assessorato alle Attività produttive e all’assessorato al Lavoro che hanno seguito la vertenza come mai fatto prima, riteniamo che l’apporto dato in questo caso sia stato uno degli elementi determinanti per la risoluzione della vertenza”.