I ritorni di baseball e cricket, l'incremento dei trasporti pubblici e nuovi impianti sportivi: tutto quello che c'è da sapere sulla prossima edizione olimpica
Un’edizione “senz’auto“, ecosostenibile e con nuove – e rivisitate – discipline. La cerimonia di chiusura allo Stade de France e lo show di Tom Cruise sono il perfetto passaggio di consegne per un futuro oltreoceano. Per un’Olimpiade che saluta ce n’è un’altra in arrivo. Los Angeles si prepara con “largo” anticipo all’evento sportivo più importante: per gli americani, questi quattro anni di attesa saranno l’occasione per creare qualcosa di mai visto prima. “Stiamo lavorando per creare posti di lavoro ed espandere il nostro sistema di trasporto pubblico, in modo da poter avere Giochi senza auto. A Los Angeles è una sfida, siamo innamorati delle nostre automobili, ma stiamo lavorando per una città più verde“, così ha dichiarato la sindaca della “Città degli Angeli” Karen Bass. Un progetto, dunque, che ha l’obiettivo di ridurre l’uso di auto private e di un conseguente aumento dei trasporti pubblici: “Sarà necessario un incremento significativo dei trasporti. Avremo bisogno di oltre tremila autobus che prenderemo in prestito da tutto il Paese”. Per i cittadini californiani una sfida stimolante e un dovere. E non manca uno sguardo sul sociale: quasi 80mila homeless vivono per le strade di Los Angeles, che fine faranno?
Ecco tutte le novità sportive e non dei prossimi Giochi Olimpici.
Si torna a LA
Il primo cambiamento riguarda il calendario: a Los Angeles si gareggerà dal 14 al 30 luglio, anticipando così di due settimane la manifestazione. Dopo LA ’32 – nel pieno della Grande Depressione statunitense – e quella del ’44 – rimasta impressa per il plurimedagliato Carl Lewis e per il boicottaggio sovietico – la Città degli Angeli si prepara ad ospitare le Olimpiadi per la terza volta nella sua storia.
Le discipline: graditi ritorni e novità generazionali
“Gli sport proposti da LA28 sono rilevanti, innovativi e basati sulla comunità, si giocano nei cortili delle case, nei cortili delle scuole, nei centri della comunità, negli stadi e nei parchi di tutti gli Stati Uniti e del mondo”. Parola del presidente di LA 2028 Casey Wasserman. E in effetti il baseball–softball è un gradito ritorno, nonché uno degli sport più amati in America. Dopo oltre 120 anni torneranno anche il cricket e il lacrosse, inserito a St. Louis nel 1904 e a Londra nel 1908. Sarà anche l’Olimpiade delle prime volte. Il flag football – versione del football americano a contatto limitato – e lo squash – molto in voga negli anni ’80 – saranno pronti al debutto. Aria di innovazione, anche per le nuove generazioni.
Tra sostenibilità e passione olimpica: i primi “Energy Positive Games”
Il sole come simbolo, la sostenibilità come obiettivo. Paradiso del bel tempo e dei paesaggi più disparati, la California punterà ad offrire un’esperienza unica per gli atleti e turisti massimizzando le infrastrutture al fine di garantire un’eredità sostenibile alla città. Offrire benefici duraturi e riaccendere la passione per il movimento Olimpico: a Los Angeles si lavora per ospitare i primi “Energy Positive Games”, attraverso fonti rinnovabili. Inoltre, la città punta a raggiungere la certificazione “zero rifiuti” tramite programmi di riciclo nelle aree sportive più trafficate.
Dal Los Angeles Memorial Coliseum allo Staples Center
Se il Villaggio Olimpico di Saint-Denis è ormai un lontano (e burrascoso) ricordo – tra aria condizionata, letti di cartone e cibo scadente – l’università di UCLA sta già studiando un piano per poter ospitare più di un migliaio di atleti offrendo loro le miglior condizioni possibili. Suggestiva e innovata sulla Senna, la cerimonia di apertura (e chiusura) tornerà negli stadi: sarà, infatti, il Los Angeles Memorial Coliseum (stadio certificato “zero rifiuti) il centro nevralgico dei Giochi e dell’atletica. Il Rose Bowl di Pasadena – dove l’Italia disputò la finale dei Mondiali nel ’94 contro il Brasile – e lo Staples Center (oggi Crypto.com Arena) saranno la casa del calcio e della pallacanestro. E non finisce qui: da Downtown fino al quartiere di Westwood tutto sarà a tema olimpico. Per le gare di nuoto sarà necessario convertire il SoFi Stadium in una piscina olimpica da ben 38mila spettatori. A Los Angeles si fa già il conto alla rovescia. Gli americani non aspettano altro, tanto che il sito ufficiale è già aperto. I presupposti per un evento irripetibile ci sono. E fanno ben sperare.