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Aggredito mentre cercava di fotografare Geolier in discoteca a Porto Cervo: “Preso a pugni da una guardia del corpo”. La denuncia di un ragazzo e la replica dell’artista

È successo nella notte tra il 5 e il 6 agosto, ma i fatti sono stati resi noti solo adesso. Dopo l’aggressione, il ragazzo è stato portato all’ospedale di Olbia, con una prognosi di nove giorni

di Gabriele Scorsonelli
Aggredito mentre cercava di fotografare Geolier in discoteca a Porto Cervo: “Preso a pugni da una guardia del corpo”. La denuncia di un ragazzo e la replica dell’artista

Doveva essere una serata in discoteca come le altre: musica e divertimento insieme agli amici. Ma per uno studente palermitano, in vacanza in Costa Smeralda, si è rivelata un’esperienza da dimenticare. Secondo quanto riportato dall’Ansa, nella notte tra il 5 e il 6 agosto – anche se i fatti sono stati resi noti solo adesso – è stato aggredito da una guardia del corpo di Geolier (rapper napoletano idolo della generazione Z) mentre si trovava al Just Me, locale di Porto Cervo. Il motivo? Aver provato a fotografare l’artista, in un evento durante il quale le uniche immagini a circolare avrebbero dovuto essere quelle ufficiali.

Stando alle dichiarazioni della sua avvocata Roberta Reina, il giovane, colpito al volto, è stato portato al pronto soccorso dell’ospedale di Olbia. Prognosi di nove giorni. Dopo l’accaduto, è subito scattata la denuncia. “I ragazzi pensavano di trascorrere una tranquilla serata nel locale quando si è diffusa la voce che stava arrivando il cantante Geolier – ha spiegato Reina –. Uno dei ragazzi da me assistiti, che insieme agli amici aveva prenotato il biglietto per quella serata e per il privé, ha messo la mano in tasca per prendere il cellulare e scattare una foto a Geolier, quando è stato improvvisamente preso a pugni da uno degli addetti alla sicurezza ed è stato buttato fuori da un altro bodyguard”.

Le conseguenze dell’aggressione non sono state irrilevanti: “La prognosi è provvisoria perché il ragazzo ha ancora difficoltà a muovere la mandibola e ora che ha fatto rientro in Sicilia dalla famiglia sarà sicuramente sottoposto a ulteriori controlli medici”, ha sottolineato l’avvocata. A raccontare le vicende di quella notte, raggiunto da Palermo Today, anche uno degli amici del giovane colpito al volto: “Inspiegabile. Eravamo già nel privé, mentre Geolier è arrivato alle 3. Preciso che nel locale non c’erano divieti né qualcuno ci aveva informato del fatto che non si potessero scattare foto. E penso fosse nostro diritto, visto che è un personaggio pubblico. Dopo l’aggressione siamo usciti e abbiamo chiamato la polizia. Si è avvicinato uno di questi addetti alla sicurezza per scusarsi, dicendo che ‘il collega aveva esagerato’”, ha rivelato.

Per cercare di ricostruire l’accaduto, sul posto sono sopraggiunti due agenti che hanno raccolto le testimonianze dei ragazzi – poi invitati a denunciare e tornare in albergo – e degli addetti alla sicurezza della discoteca.

E non si è fatta attendere la replica del rapper napoletano, che ha prima spiegato il suo punto di vista durante un concerto a Gallipoli e poi ha precisato la sua versione dei fatti anche sul suo profilo Instagram: “Ho letto un articolo di un ragazzo che è stato schiaffeggiato da un buttafuori di una discoteca dove c’ero io – precisa Geolier nelle sue storie -. Dagli articoli penso si capisca che non era del mio team. Non solo. Vi dico anche che se sta roba fosse accaduta davanti a me non l’avrei fatta succedere, anzi, il buttafuori veniva allontanato e il ragazzo sarebbe stato accontentato come faccio sempre perché Dio solo sa quanto mi piace fare le foto con voi tutti“. E, infine, un nuovo monito a tutti gli addetti alla sicurezza: “Occhio che sono i miei fan. Loro ci permetto stare qua”, ha concluso il rapper napoletano.

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