Il vento si è leggermento calmato, ma i vigili del fuoco ancora combattono contro incendi sparsi dopo che il fuoco è divampato nella periferia nordorientale di Atente. In mattina, in una fabbrica distrutta, è stato trovato il cadavere di una donna di circa 60 anni: lo stabilimento si trovava a Patima Halandriou, comune i cui 70.000 abitanti sono stati in parte evacuati. Si ritiene che la donna, un’impiegata dell’azienda, sia rimasta intrappolata all’interno dell’edificio.

Centinaia di vigili del fuoco continuano a essere al lavoro. L’incendio, il cui fumo ha coperto parte della capitale, è scoppiato domenica pomeriggio a Varnavas, 35 km a nordest di Atene, e la sua rapida diffusione ha costretto il Paese a lanciare un appello d’aiuto. Oggi sono attesi rinforzi da diversi paesi dell’Ue. Intanto le autorità hanno dato un nuovo ordine di evacuazione nella cittadina costiera greca di Nea Makri. Le autorità si sono adoperate per estinguere il più possibile l’incendio prima di questo pomeriggio, quando si prevede un nuovo aumento dei venti, con raffiche fino a 60-70 chilometri orari.

L’incendio è iniziato domenica pomeriggio vicino al lago Marathon, a circa 35 chilometri a nord-est di Atene, ha attraversato il monte Pendeli e ha raggiunto ieri la periferia nord e nord-est di Atene. Più di una decina di persone sono state curate dai paramedici, soprattutto per l’inalazione di fumo, mentre cinque vigili del fuoco hanno riportato lievi ustioni e problemi respiratori. Tre ospedali, tra cui un ospedale pediatrico, due monasteri e un istituto per bambini sono stati evacuati.

Intanto la Commissione europea sta mobilitando un sostegno di emergenza per Grecia e Albania, che hanno entrambi attivato il meccanismo di protezione civile dell’Ue in risposta ai gravi incendi boschivi. Questo sostegno include due aerei antincendio rescEU dall’Italia, un elicottero rescEU dalla Francia e un elicottero offerto dalla Serbia. Inoltre, squadre antincendio terrestri sono state inviate da Repubblica Ceca, Francia, Italia, Serbia e Romania, mentre i vigili del fuoco rumeni, maltesi e moldavi, già preposizionati in Grecia, sono stati tra i primi a combattere gli incendi in Grecia. La Commissione sta monitorando attentamente la situazione ed è pronta a inviare ulteriore assistenza se necessario.

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