Liguria, il sondaggio commissionato da Toti: “Centrodestra in vantaggio su Orlando con ogni candidato”. Ma gli indecisi sono il 40%

Ognuno dei potenziali candidati del centrodestra alla presidenza della Liguria vincerebbe su Andrea Orlando, probabile alfiere del “campo largo” centrosinistra-M5s alle Regionali anticipate di ottobre. A sostenerlo è un sondaggio commissionato all’istituto Euromedia Research di Alessandra Ghisleri dal “Comitato Giovanni Toti Liguria“, proprio il soggetto collettore di quei finanziamenti per cui l’ex governatore è stato arrestato ed è finito sotto processo. La rilevazione, condotta tra il 5 e il 7 agosto su un campione di mille persone, ha messo Orlando a confronto con cinque papabili aspiranti eredi di Toti: la deputata Ilaria Cavo, il sottosegretario Edoardo Rixi, il vicesindaco di Genova Pietro Piciocchi, l’assessore regionale all’Urbanistica Marco Scajola e quello ai lavori pubblici Giacomo Giampedrone. Tutti sono risultati in vantaggio sull’ex ministro dem, sebbene con una percentuale di indecisi (intorno al 40%) tanto elevata “da rendere instabile il dato“, come ammette lo stesso istituto di ricerca in una nota.

Lo score migliore è quello di Cavo, ex assessora totiana poi eletta alla Camera con Noi Moderati, che in base al sondaggio avrebbe il 52,3% dei voti contro il 47,7% di Orlando, con il 38% di indecisi o astenuti. Segue Marco Scajola, nipote dell’ex ministro e attuale sindaco di Imperia Claudio, con il 52,1% (Orlando 47,9%, indecisi/astenuti 38%). Solo terzo a sorpresa il leghista Rixi, considerato da tutti (Toti compreso) la prima scelta della coalizione, nonostante finora abbia sempre detto di non volersi candidare: secondo Euromedia prevarrebbe con il 51,3% (Orlando 48,7%, indecisi/astenuti 40,3%). Seguono Giampedrone con il 50,9% (Orlando 49,1%, indecisi/astenuti 39,5%) e Piciocchi con il 50,4% (Orlando 49,6%, indecisi/astenuti 39,1%). Agli elettori liguri è stato chiesto anche quale coalizione vincerà secondo loro alle Regionali: il 40% ha indicato il centrodestra, il 31,3% il “campo largo” di centrosinistra, il 29% non sa o non risponde.