Mondo

Musk fa parlare per due ore Trump su X e lo loda. Il portavoce del Repubblicano: “Ue non democratica e nemica della libertà di parola”

Un cyberattacco del tipo Distributed Denial-of-Service a X ha fatto partire con 40 minuti di ritardo l’intervista di Elon Musk a Donald Trump. O almeno questo ha sostenuto il miliardario lunedì sera quando per gli utenti è risultato impossibile accedere alla diretta streaming nonostante il sistema fosse stato testato, stando agli annunci, per sostenere fino […]

Hai già letto 5 articoli
questo mese.

PER CONTINUARE A LEGGERE

1 € PER IL PRIMO MESE

Un cyberattacco del tipo Distributed Denial-of-Service a X ha fatto partire con 40 minuti di ritardo l’intervista di Elon Musk a Donald Trump. O almeno questo ha sostenuto il miliardario lunedì sera quando per gli utenti è risultato impossibile accedere alla diretta streaming nonostante il sistema fosse stato testato, stando agli annunci, per sostenere fino a “otto milioni di ascoltatori” in contemporanea. “Questo massiccio attacco mostra che c’è molta opposizione a sentire cosa Trump ha da dire, quindi sono onorato di avere questa conversazione”, ha scritto Musk sul social. Anche se l’ipotesi di un attacco è ritenuta poco probabile da un esperto citato dalla Bbc. Più tardi la campagna del candidato Repubblicano ha risposto a muso duro al commissario europeo per il Mercato interno, Thierry Breton, che aveva ricordato a Musk l’obbligo di rispettare le norme Ue contenute nel Digital Services Act relative alla moderazione e alla rimozione “tempestiva” di eventuali contenuti illeciti o fake news.

L’intervista ha segnato il ritorno del Tycoon su X dopo che il suo account era rimasto inattivo per quasi un anno. Un ritorno in grande stile: il post di Trump con la registrazione audio delle oltre due ore di colloquio senza contraddittorio ha totalizzato poco le 13 di martedì 154 milioni di visualizzazioni e 527mila mi piace.

Quanto ai contenuti, inframmezzati da sperticate lodi di Musk, Trump si è concentrato su cavalli di battaglia come l’immigrazione illegale e ovviamente sull’attentato subìto il mese scorso. L’ad di Tesla gli ha poi posto domande facili su temi come immigrazione e inflazione. L’ex presidente ha ripetuto parti dei suoi comizi e non è stato contestato nemmeno su palesi fake news come la presunta futura invasione di 60 milioni di immigrati senza documenti in caso di sua sconfitta a novembre. Spunto per promettere ancora una volta la più grande deportazione di migranti nella storia degli Stati Uniti. Numerose – sottolinea la Cnn – le “falsità ed esagerazioni” di Trump, dall’entità della crisi inflazionistica fino ai suoi problemi legali e alla politica energetica dell’attuale amministrazione.

Poi gli attacchi alla sfidante democratica Kamala Harris e dallo smaccato sostegno dell'”intervistatore” nei confronti del candidato Repubblicano alla Casa Bianca. “Penso che siamo a un bivio nel destino della civiltà e penso che dobbiamo prendere la strada giusta e, e penso che tu sia la strada giusta. Dovresti vincere per il bene del Paese“, ha detto Musk definendo Harris una non moderata di sinistra. L’ex presidente americano si è detto d’accordo con lui: “E’ una radicale di San Francisco, è più a sinistra di Bernie Sanders: sarà peggio” di Joe Biden. Che per Trump è “il peggiore presidente della storia” ma “quello che gli hanno fatto”, cioè la sostituzione nella corsa alla presidenza con la sua vice che ha più chance di vittoria, “è stato un colpo di Stato“, ha ribadito Trump.

Il leader del movimento MAGA ha poi e affermato che andare d’accordo con Vladimir Putin, Xi Jinping e Kim Jong Un “è una cosa buona, non una cosa cattiva” perché “sono duri, intelligenti e proteggeranno il loro Paese”, ha aggiunto.

Sono seguite le solite critiche muscolari alla Ue che si “approfitta di noi” negli scambi commerciali” e “noi li difendiamo con la Nato: dovrebbe pagare quanto noi per l’Ucraina”. Il miliardario ha ricordato a Trump di aver ricevuto una lettera da Bruxelles prima dell’intervista. “Ci sono tentativi di censura da parte di altri paesi”, ha sostenuto Musk. “L’Unione Europea dovrebbe farsi gli affari propri invece di cercare di intromettersi nelle elezioni presidenziali americane”, ha scritto dal canto suo su X Steven Cheung, portavoce di Donald Trump, dopo le polemiche nate attorno al live. “Solo nell’America di Joe Biden e Kamala Harris un’organizzazione straniera non democratica può sentirsi abbastanza incoraggiata da dire a questo Paese cosa fare. Sanno che una vittoria del presidente Trump significa che l’America non sarà più derubata perché utilizzerà in modo intelligente le tariffe e gli accordi commerciali rinegoziati che mettono l’America al primo posto. Cerchiamo di essere molto chiari: l’Unione europea è nemica della libertà di parola e non ha alcuna autorità per dettare il modo in cui facciamo campagna elettorale”.