Non solo la donna che l’ha investita, una operatrice socio sanitaria, ma è indagata anche la mamma della piccola di 3 anni investita e uccisa nel parcheggio dell’ospedale San Giovanni Bosco di Torino. È quanto riporta La Stampa sulla morte della bimba avvenuta poco dopo le 13 del 12 agosto. Stando alle indagini l’iscrizione è dovuta alle testimonianze raccolte dagli investigatori: la madre della vittima sarebbe stata dentro a uno dei camper parcheggiati davanti all’ospedale e non con la figlia. La bimba stava giocando. Tutta la famiglia, con camper e roulotte, si trovava lì per andare a fare visita a uno zio, ricoverato per problemi cardiaci. La bambina era stata ricoverata al Giovanni Bosco, e poi è stata trasferita al Regina Margherita, ma è morta.

Il caso della piccola appartenente a una famiglia nomade ha innescato una polemica politica. Per l’ordine degli Assistenti sociali del Piemonte si tratta di dichiarazioni “fuori luogo” e “senza conoscere i fatti”. “Commenti del genere – dichiara il presidente, Antonio Attinà – denotano fini del tutto strumentali e non fanno altro che alimentare diffidenza e odio. Siamo vicini alla famiglia di Esmeralda, esprimiamo vicinanza per la tragedia che sta vivendo. Chiediamo inoltre, con forza, di verificare le circostanze prima di rilasciare dichiarazioni che coinvolgono impropriamente gli Assistenti Sociali. Tutti i giorni sosteniamo le famiglie in difficoltà: tutte e indistintamente. Francamente, per come serviamo il nostro Paese, meritiamo rispetto”. Ilk riferimento è diretto al vice premier Matteo Salvini che aveva dichiarato: “Povera piccola innocente, una preghiera per lei. Ma dove sono gli assistenti e i servizi sociali che dovrebbero salvare questi bimbi da una vita di strada e di furti, senza scuola e senza gioia?”.

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