I Carabinieri hanno condotto una vasta attività di contrasto al “caporalato”: sono state controllate 958 aziende, di cui 507 sono risultate irregolari (52,92%). Nel corso delle ispezioni si è provveduto a verificare 4960 posizioni lavorative, di cui 1268 sono risultate irregolari (di queste, 346 erano lavoratori “in nero”); tra i lavoratori controllati, 2314 erano lavoratori extracomunitari, di cui 213 risultavano impiegati “in nero”, e 29 i minori, di cui 9 impiegati “in nero”.

145 i provvedimenti di sospensione dell’attività imprenditoriale (il 15,13% delle 958 aziende ispezionate),per “lavoro nero” e gravi violazioni in materia di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro.

486 le persone denunciate, resesi responsabili di violazioni del Testo Unico sull’immigrazione, della normativa in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro e di altri reati, inoltre sono stati liberati dallo sfruttamento 50 lavoratori.

Infine, sono state elevate sanzioni e ammende per oltre 4 milioni e 900 mila euro e sequestrati 3 furgoni per il trasporto di braccianti agricoli nei campi.

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