“La moglie non può scegliere nient’altro per sé e non ha alcun potere decisionale sulla propria vita. Mentre i video tradizionali sulle mogli mostrano contenuti curati, allegri e accattivanti, non fanno vedere il lato oscuro di un matrimonio tradizionale”. Queste sono le attualissime e condivisibili dichiarazioni di Brianna Bell, una giovane donna che per molti anni ha svolto la funzione di “moglie tradizionale” con l’obiettivo di assecondare tutte le richieste dei suoi tre figli ma, soprattutto, del marito. La storia (di rinascita) raccontata da Brianna offre molteplici spunti da analizzare. La 35enne canadese, fin quando era ancora casalinga, condivideva la propria quotidianità attraverso il sul suo blog, This Rookie Wife. Bell si diceva una convinta “cristiana evangelica conservatrice” credendo, dunque, di essere portata e felice di fare faccende domestiche come la pulizia, cucinare, vedere i propri figli crescere da vicino ed avere una “devozione” – o forse sarebbe meglio dire “sottomissione” – nei confronti del proprio compagno.
Realtà che molto spesso vediamo sui social. Giovani donne (apparentemente?) allegre e spensierate che condividono la propria giornata in Rete. Ma quanto c’è di vero nei sorrisi di queste ragazze? Per Brianna poco, essendoci passata lei stessa in prima persona. Inoltre, il modello proposto da alcune casalinghe-creator rappresenta “un passo indietro per i diritti delle donne“, ha spiegato Bell. Dietro ad un’apparente vita perfetta si può celare tanta tristezza e senso d’inadeguatezza, come nel caso di Bell. “Nella tradizione evangelica conservatrice di cui facevo parte, la maggior parte delle persone ritiene che l’uomo sia il capofamiglia e che marito e moglie abbiano ruoli ‘complementari’ ma diversi: di solito questo significa che la moglie resta a casa e si prende cura della casa e dei figli“, ha detto la 35enne al MailOnline. La giornalista ha poi spiegato di aver vissuto per circa dieci anni come casalinga. Spirito di quotidianità che si è poi interrotto nel 2016, mentre era incinta del suo terzo figlio. Le è sopraffatta una sensazione di sconforto, tanto da convincerla di “non riuscire ad andare avanti. Non capivo quanto fossero gravi i miei problemi di salute mentale”, ha continuato. “E non avevo risorse o una rete di supporto intorno a me”, nonostante “Ci sono stati momenti in cui ho cercato di raggiungere le persone nella chiesa e mi sono sentita messa da parte o ignorata”.
L’escalation di negatività e solitudine ha fatto compiere un gesto estremo alla donna. “Mi sono chiusa a chiave nella mia camera da letto e ho strappato le ante dell’armadio dai cardini. Sono crollata a terra, singhiozzando e ho chiamato una hotline per suicidi. Non pensavo di poter andare avanti”, ha rivelato. Brianna ha chiesto aiuto ad un medico, che le ha diagnosticato disturbo da stress post-traumatico, depressione, attacchi di panico e agorafobia (paura di stare in spazi aperti). E se ogni male ha un’origine ben precisa, Bell ha affermato di aver avuto una tormentata adolescenza che, come da lei dichiarato, potrebbe averla spinta ad adottare comportamenti controproducenti.
Brianna ha poi spiegato che il messaggio principale del movimento delle mogli tradizionali è quello di scoraggiare le donne a lavorare, in modo tale da assecondare le esigenze dei rispettivi compagni. Il ruolo da (sottomessa) casalinga viene percepito come appagante, ha sempre detto Bell a Today’s Parent. Come già premesso all’inizio, ognuno deve sentirsi consapevolmente libero di fare ciò che reputa idoneo. L’importante è essere consci a ciò che si va incontro, imparando a diffidare da molti dei modelli di – fittizia – ‘perfezione’ che ci offrono alcuni creator sui social. Su TikTok, e non solo, stanno spopolando (per citarne una tra le tante) i video di @gwenthemilkmaid. L’incarnazione è quella che Bell ci ha fermamente consigliato di diffidare: ragazza giovane, ben vestita, sempre sorridente ed entusiasta della vita da casalinga. E ovviamente che idolatra il marito. Sarà vero o è tutto una montatura? Questo non possiamo saperlo, anche se Brianna ci ha messo in guardia.
Il lieto fine per la 35enne canadese? Il giornalismo. “Mi ha messo sulla strada dell’emancipazione quando ho iniziato la mia carriera, molti anni fa. Ho iniziato come giornalista locale e nell’ultimo decennio sono diventata una giornalista freelance pubblicata a livello internazionale”, ha concluso Bell.