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“Io come Chiara Ferragni? Lei più furba di me e senza vergogna”: l’affondo di Nonna Silvi

Silvana Bini, per tutti, ormai, è Nonna Silvi. L'anziana più social d'Italia: a 83 anni ha 3,4 milioni di follower sul suo profilo Instagram dove spiega le ricette della tradizione culinaria nostrana e ora lancia una stoccata a Chiara Ferragni

Dalla pensione alla fama, con il cibo a fare da legame di una passione che non tramonta mai. Lo sa bene Silvana Bini, che per tutti, ormai, è Nonna Silvi. L’anziana più social d’Italia: 83 anni e 3,4 milioni di follower sul suo profilo Instagram dove spiega le ricette della tradizione culinaria nostrana. E non è di sicuro l’età a fermarla, perché Nonna Silvi viaggia per il mondo per esportare la sua cucina nei più svariati paesi. L’ultimo? Il Qatar, da cui è tornata di recente dopo aver cucinato per l’emiro e la famiglia Al-Thani. “Viaggio in prima classe, tutto pagato, che bellezza – spiega l’influencer in un’intervista al Corriere della Sera -. E dire che ero un po’ timorosa, manco sapevo come salutarli quelli lì, sa, l’emiro, la moglie: la mano? un inchino? Una riverenza? E poi mica ci rinuncio a questo (e si tocca il tau francescano al collo). Avevo tutti i cuochi che obbedivano ai miei ordini, gli ho fatto fare il ragù toscano, le fettuccine, le lasagne, l’agnello in umido“.

Una cucina semplice, quella che la food influencer propone, che ha le sue radici nel passato a Montespertoli, vicino Firenze, dove lei ha trascorso gran parte della sua giovinezza. “Quinta di cinque sorelle, poi sarebbero arrivati due fratelli. S’era poverissimi, si campava con i migliaccini che faceva mia madre Una mattina arrivò un soldato che rubò la farina e provò ad abusare di mamma. Se non ci fosse stato a difenderla papà…”. Una giovinezza umile, dunque, dove la semplicità era all’ordine del giorno. “E anche quando le cose andavano meno peggio campavamo di solo pane: dal panaio ne compravamo quasi dieci chili al giorno con cui ci sfamavamo tutti e nove, con l’olio, col sale, con l’aceto, con lo zucchero, quello c’era da mangiare. E quando si riusciva mamma prendeva centocinquanta lire di bracioline e le faceva bastare per tutti”.

Dal primo lavoro nelle confezioni per donne al matrimonio con un pollaiolo, con cui ha vissuto per vent’anni. “A inizio anni Ottanta gli affari finalmente andavano bene e lui che fa? Molla tutto. Ma si può? E allora io ho mollato lui. Ci voleva coraggio nell’Ottanta a divorziare, ma quando è troppo è troppo. Ancora lo aiuto, però, non sta bene, la mattina lo prendo, lo porto qua, sta nel forno con noi. Dopo i polli comprai delle macchine per cucire e misi su un ricamificio”. La vitalità di Silvana si è presto tradotta in una nuova giovinezza, quando nel 2006 suo figlio, Marco, ha aperto un forno a Castelfiorentino, dove lei è andata a lavorare per dare una mano. “Adesso faccio i dolci che spediamo in tutto il mondo: guardi che belli i panini di ramerino con l’uvetta! E le crostate della nonna, le “nonnine” di pasta frolla ripiene…”

Ed è a ottant’anni che la sua vita subisce una svolta inaspettata, grazie allo spunto digital di suo nipote, Gabriele, che le ha fatto un video mentre lo ‘insultava’ per un tatuaggio al braccio. “L’ha mostrato ai suoi amici. Si son divertiti come matti. Ha cominciato a farmene altri, poi a riprendermi mentre cucino”. Da lì sono arrivati mille, poi duemila, diecimila, un milione di follower, fino alla fama globale, con video da 50 milioni di visualizzazioni: “Non mi spiego il successo, forse è che propongo ricette facili. Poi sono schietta, pane al pane. Qualche volta sono sguaiata, allora dico a mio nipote ‘scancella, ho esagerato!’ – prosegue la food influencer -. Io come Chiara Ferragni? Quella è più furba di me che si fa pagare bene! Ma è senza vergogna: fare quello che hanno fatto, tutta quella cosa sulla beneficienza. E poi mostrare tutta quella ricchezza, gli armadi pieni, le scarpe… Una coscienza non ce l’hanno”.

Un successo tanto improvviso quanto inspiegabile, per Nonna Silvi, che ha visto aumentare i numeri dei suoi follower a una velocità impressionante. Una ‘vecchia’ nel mondo dei giovani, i social. “L’Italia di oggi? I ragazzi non vogliono più lavorare. Gli manca ‘l’arrangiamento’, il darsi da fare per campare“. Ma se gli anni passano, le soddisfazioni aumentano. Dalla povertà alla fama, dunque, ma con un solo desiderio ancora da realizzare: “Una bella cena con tutte le sorelle e i fratelli, finché ci siamo ancora tutti. Da mia nipote, che ha il ristorante PerBacco a Montespertoli. Niente di sofisticato, eh? Cucina semplice, come piace a me“.