Le aperture di Forza Italia sul tema dello Ius soli aprono una crepa dentro la maggioranza. Dopo le Olimpiadi a sinistra sono ricominciate le pressioni perché si riaprano le discussioni in merito in Parlamento, ma dal Carroccio è arrivato lo stop. Così, mentre su Repubblica si davano conto della disponibilità degli azzurri di affrontare la questione, la Lega ha pubblicato un post su Facebook ribadendo che “la legge sulla cittadinanza va benissimo così. Non c’è nessuno bisogno di ius soli o scorciatoie”.

A quel messaggio pubblicato in rete, ha replicato il portavoce Fi Raffaele Nevi: “La nostra posizione non è quella di attaccare gli alleati, a meno che non dicano cose contro il programma che ci siamo dati comunemente”, ha detto all’agenzia Adnkronos. “Per cui, stigmatizziamo questo post. Per noi l’avversario è la sinistra e soprattuto questa sinistra che ci accusa di razzismo, scambiando lo ius soli per una questione di razzismo o non razzismo. Sono due cose completamente diverse, che vanno tenute distinte. Noi siamo senza se e senza ma contro il razzismo”. Nevi poi ha affrontato nel merito la proposta per lo ius soli: “Sul tema della cittadinanza c’è un dibattito aperto da anni, ognuno ha le sue posizioni. Noi abbiamo la nostra, portata avanti anche dal presidente Berlusconi: siamo possibilisti sulla questione dello ius scholae, però siccome non è una cosa che fa parte del nostro programma di governo, rispettiamo la posizione degli altri. Sarebbe bello che tutti facessero la stessa cosa“. Nevi ha chiuso commentando le parole della Lega: “Ogni volta che qualcuno cerca di mettere in cattiva luce agli alleati fa un danno a se stesso. Noi siamo convinti che, invece, bisogna rafforzare la coalizione e togliere voti alla sinistra: soprattutto nel campo della sinistra moderata ci sono molti elettori che non si riconoscono più nella visione della Schlein e guardano con attenzione a Fi proprio per la sua natura liberale, attenta ai diritti civili. Noi andiamo avanti per la nostra strada”.

Chi ha rilanciato sono state le opposizioni. “Noi di Avs abbiamo già pronta la nostra proposta di legge per il diritto alla cittadinanza italiana dopo cinque anni di scuola”, ha detto la capogruppo alla Camera Luana Zanella. “Crediamo che questa sia una base minima non rinviabile per garantire diritti e integrazioni alle giovani e ai giovani stranieri che si formato nelle nostre scuole e che progettano il loro futuro nel nostro Paese”. Per il deputato del Carroccio Rossano Sasso non vanno bene né ius soli né ius scholae: “Secondo Pd e M5s, dovremmo concedere la cittadinanza a chiunque nasca in Italia. La Lega si oppone allo ius soli proposto dalla sinistra, e anche a uno ius soli ‘mascherato’, che consentirebbe di diventare cittadini italiani dopo pochi anni di scuola”. Intanto Carlo Calenda ha accolto con entusiasmo l’apertura di Fi: “Il sostegno di Forza Italia a una normativa sullo Ius Scholae è un’ottima notizia. Fondamentale cercare una convergenza su questa proposta. Facciamolo presto”, ha scritto su X.

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