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“Katy Perry ha distrutto le dune protette per girare il videoclip di ‘Lifetimes'”: la popstar nel mirino delle autorità spagnole

Le autorità spagnole hanno infatti aperto un'indagine su di lei per aver presumibilmente girato il video del suo ultimo singolo, "Lifetimes", in un'area naturale protetta delle isole Baleari senza la necessaria autorizzazione

Un nuovo capitolo si aggiunge alla turbolenta estate di Katy Perry. Dopo le polemiche scatenate dal video di “Woman’s World“, la popstar americana si trova nuovamente al centro dell’attenzione, questa volta per questioni ambientali. Le autorità spagnole hanno infatti aperto un’indagine su di lei per aver presumibilmente girato il video del suo ultimo singolo, “Lifetimes“, in un’area naturale protetta delle isole Baleari senza la necessaria autorizzazione.

Il video musicale, che mostra la cantante godersi le spiagge e i locali notturni di Ibiza e Formentera, include scene che si ritiene siano state girate tra le dune di sabbia dell’isola di S’Espalmador, un’area di grande valore ecologico e paesaggistico. Secondo quanto riportato dalla Bbc, il governo spagnolo ha dichiarato che la società di produzione responsabile del video non ha richiesto il permesso necessario per le riprese in questa zona protetta.

Al momento, Katy Perry non ha rilasciato alcuna dichiarazione ufficiale in merito all’indagine in corso. Il suo silenzio alimenta le speculazioni e le critiche, soprattutto da parte degli ambientalisti che vedono in questa vicenda un esempio di come la fama e il successo possano talvolta portare a ignorare le regole e il rispetto per l’ambiente.

Tra l’altro, questa nuova polemica si aggiunge a quelle già sollevate dal video di “Woman’s World“, il primo singolo estratto dal nuovo album “143” in uscita a settembre. La rappresentazione del femminismo nel video è stata criticata come “supereroistica” e fuori tempo massimo, mentre le immagini, con costumi succinti e sequenze provocatorie, hanno suscitato l’ira di molti fan. La scelta di Katy Perry di lavorare con il produttore Dr. Luke per “Woman’s World” ha ulteriormente alimentato le critiche: l’artista è stato infatti accusato di molestie e abusi sessuali dalla cantante Kesha, accuse che sono state poi ritirate senza una smentita ufficiale. Nonostante Dr. Luke abbia sempre negato le accuse, molti nell’industria musicale credono a Kesha, e la decisione di Katy Perry di collaborare con lui, soprattutto per un brano che si proponeva di essere femminista, è stata vista come contraddittoria e incoerente.