Musica

“Mentre voi fate i concerti nelle spiagge io sono in prigione a casa. La mia vita è stata triturata, siete dei cani”: Morgan senza freni contro i colleghi

Il musicista ha condiviso con i giornalisti in una chat Whatsapp un lungo sfogo indirizzato agli artisti che gli avrebbero voltato le spalle dopo le accuse di Angelica Schiatti

di Emanuele Corbo
“Mentre voi fate i concerti nelle spiagge io sono in prigione a casa. La mia vita è stata triturata, siete dei cani”: Morgan senza freni contro i colleghi

“Mentre voi state facendo i concerti nelle spiagge io sono in prigione a casa, mi è stato tolto tutto”. Morgan scrive una lunga lettera nella quale si rivolge soprattutto ai colleghi musicisti accusandoli di averlo lasciato solo dopo che è esploso il “caso Schiatti”. In una chat Whatsapp con i giornalisti il cantautore lamenta la mancanza di supporto da parte di artisti con cui ha avuto negli anni rapporti professionali e anche personali: “Con molti di voi io ho avuto e ho dei rapporti di ‘amicizia’, con molti di voi io ho collaborato nella musica, quindi mi conoscete molto bene […]”.

Dando una bordata alla stampa che, secondo Morgan, darebbe un’immagine sbagliata di lui “perché fa clickbait”, l’ex leader dei Bluvertigo continua a parlare virtualmente con i propri colleghi rivendicando di essere “una persona sensibile, generosa, empatica, stravagante, bizzarra, fantasiosa […] che non uccido neanche una zanzara, perché mi dispiace ferire gli altri”. E ancora: “Avete idea di che cosa mi stia capitando o non ve ne frega proprio nulla perché siete diventati degli automi? […] Se c’è una persona che non ha paura di far vedere chi è quella sono io, […] solamente per questo andrei difeso e portato nel palmo di mano da voi, soprattutto da quelli più giovani che da me hanno anche imparato molto […]”.

Il musicista – che dopo la ricostruzione da parte di Selvaggia Lucarelli della vicenda che vede lui e Angelica Schiatti (suo malgrado) protagonisti si è visto rescindere il contratto con Warner Music – sottolinea come solo il tribunale possa esprimersi sulla questione: “[…] Le persone sono innocenti finché non parla il giudice, ma voi state giocando con la mia vita, e la mia vita è stata triturata, mentre voi state facendo i concerti nelle spiagge io sono in prigione a casa, mi è stato tolto tutto: la possibilità di suonare, di esibirmi in pubblico, annullando tutti i miei concerti, il rispetto tolto completamente, la possibilità di andare in vacanza, di guadagnare dei soldi, di guadagnarli con il mio c***o di lavoro, con la mia c***o di bravura, e nessuno di nessuno capisce che questo è troppo”.

Non manca anche un paragone tra il proprio modo di fare musica e la scena attuale: “Io vengo preso a pesci in faccia da gente che non sa manco cosa è un do maggiore. Sono un musicista che va rispettato, ma voi non lo fate anzi mi abbandonate come se fossi un cane”. Quindi la chiosa del lungo sfogo: “Rendetevi conto che fare così ad un artista è uno schifo, siete voi i cani, lasciate che io viva come un poveraccio come un povero Cristo infelice. Fumo 200 sigarette al giorno, non dormo perché penso a quanta m***a non merito, quando voi state a fare i vostri c***o di concerti con le vostre me**e di canzoni”.

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