Non esiste una normalità nel Real Madrid, neppure alla vigilia del match di Supercoppa Uefa contro l’Atalanta, in cui la sfida in panchina che contrappone Carlo Ancelotti e Gian Piero Gasperini è un raggio di luce sulle macerie del calcio italiano, uscito con le ossa rotte dall’europeo tedesco. Il big bang arriva dall’Arabia Saudita: l’Al-Ahli, secondo rumors ormai di dominio pubblico, sarebbe pronto a compiere follie per assicurarsi il brasiliano Vinicius. I dettagli dell’offerta: stipendio quinquennale da un miliardo di euro all’attaccante e 400 milioni nelle casse del Real Madrid. Sempre secondo i rumors, il Real non sarebbe disposto a concedere sconti sulla clausola di rescissione da un miliardo di euro, stipulata in tempi non sospetti per proteggersi le spalle. Tradotto: con questo scenario, il club arabo dovrebbe investire sul fuoriclasse brasiliano la modica cifra di due miliardi complessivi per strapparlo ai Blancos. Una follia all’ennesima potenza, anche se il mondo del calcio vive di eccessi e anche se, ma qui la vicenda assume connotati misteriosi, il fondo sovrano saudita ha fatto sapere di non sostenere in quest’estate 2024 il mercato della Saudi Pro League.

L’affaire-Vinicius ha oscurato, per ora, il possibile esordio di Kylian Mbappé con la maglia del Real nella partita di mercoledì (ore 21) a Varsavia contro la truppa di Gasperini. Mbappé ha iniziato a allenarsi il 7 agosto. Difficile immaginarlo titolare con appena sette giorni di lavoro nelle gambe, ma Ancelotti lo ha inserito nella lista dei 24 convocati. I video dello sbarco dei campioni d’Europa all’aeroporto di Varsavia mostrano l’allenatore italiano e il campione francese impegnati a scambiare due chiacchiere. Mbappé, rilassato, sorride: il PSG e le polemiche sono ormai alle spalle.

Ancelotti punta l’ennesimo record: in caso di successo, salirà a quota 5 nell’albo della Supercoppa Uefa. Staccherà Pep Guardiola, con il quale condivide il primato con 4 vittorie. Un altro trionfo e don Carlo raggiungerà la cifra di 30 trofei da coach: un’enormità.

Tra la “bomba” Vinicius e la gloria di Ancelotti, c’è l’Atalanta, reduce dall’exploit in Europa League nella finale di Dublino contro il Bayer Leverkusen (3-0). Una sfida intrigante sul piano del gioco, con due filosofie italiane a fronteggiarsi, ma i bergamaschi vengono da un’estate travagliata: il solito mercato con la vicenda-Koopmeiners e gli infortuni del quartetto Scamacca-Zaniolo-Scalvini-Toloi hanno complicato il lavoro di Gasperini. A Varsavia, si potrebbe vedere dall’inizio l’italo-argentino Retegui, arruolato dal Genoa dopo il cedimento del ginocchio di Scamacca, ma c’è un ballottaggio aperto con De Ketelaere versione falso nove. L’Atalanta ha però il vantaggio di giocare con l’animo disteso questa finale che garantirà, comunque vada, almeno quattro milioni di euro di bonus. La squadra è stata accompagnata a Varsavia da oltre seimila tifosi: un enorme seguito per godersi il momento più alto della storia del club. Il Real è favorito e il successo completerebbe l’estate memorabile del calcio spagnolo – i trionfi europei della nazionale maggiore e dell’Under 19, l’oro olimpico -, ma l’Atalanta non finisce mai di sorprendere. Sfida aperta e affascinante, prima di tornare alle nostre miserie.

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