La Procura di Verona ha depositato l’avviso di conclusione indagini nei confronti di 18 agenti della Questura scaligera accusati a vario titolo di tortura, lesioni e falso in atto pubblico per aver pestato tossicodipendenti o stranieri sottoposti alla loro custodia, truccando poi i verbali in modo da allontanare responsabilità e sospetti. Lo riporta il quotidiano cittadino L’Arena. L’atto, propedeutico alla richiesta di rinvio a giudizio, è l’esito dell’indagine che a giugno 2023 portò all’arresto di cinque poliziotti, quattro agenti e un vice ispettore.
Inizialmente nel registro degli indagati erano state iscritte 22 persone, di cui 17 accusate di non aver impedito le violenze. La posizione di uno degli arrestati, Federico Tomaselli, è stata stralciata e si avvia all’archiviazione: al termine degli accertamenti igli stessi pm Carlo Boranga e Chiara Bisso avevano chiesto la revoca dei domiciliari, concessa il 13 settembre 2023. Altri due, Loris Colpini e Alessandro Migliore, sono già stati mandati a processo con rito immediato, senza cioè il passaggio per l’udienza preliminare. Filippo Failla Rifici, Roberto Da Rold e D.B. (non più in servizio) saranno invece, con ogni probabilità, rinviati a giudizio.