È scattata la “battaglia dell’assegno” tra Ilary Blasi e Francesco Totti. In attesa che entri nel vivo l’istruttoria della causa di separazione, prevista per la fine di settembre (l’obiettivo è stabilire chi abbia tradito prima e, dunque, a chi verrà riconosciuto l’addebito della fine del matrimonio), si apre uno nuovo fronte di scontro tra i due ex coniugi. In estrema sintesi, il punto è tutto economico: la Blasi chiede di revisionare a rialzo l’assegno di mantenimento per i tre figli e la gestione della villa all’Eur, Totti invece punta ad un drastico ridimensionamento. Ecco tutti i dettagli svelati da Il Messaggero.
BLASI-TOTTI, LA BATTAGLIA DELL’ASSEGNO DI MANTENIMENTO
Tutto è cominciato qualche settimana fa, quando Ilary Blasi ha chiesto attraverso il suo legale – l’avvocato Alessandro Simeone – al giudice del Tribunale di Roma di revisionare al rialzo l’assegno che l’ex capitano della Roma le versa per il mantenimento dei tre figli e la gestione della casa. Attualmente la cifra ammonta a 12.500 euro mensili, ma “Ilary invece vorrebbe tra i 18 e i 20 mila euro al mese”, scrive Il Messaggero. Il motivo? La conduttrice sostiene di “non percepire più gli stessi redditi di prima (non avendo presentato l’ultima edizione dell’Isola dei Famosi) e che le spese per la villa all’Eur (di proprietà di Totti), tra bollette e personale domestico sono più elevate del previsto”.
LA CONTRO-ISTANZA DEL PUPONE (E LO STIPENDIO DEL FIGLIO CHRISTIAN)
Mentre si apriva questo nuovo terreno di scontro, Totti non è rimasto fermo ad aspettare la decisione del tribunale. “Attraverso il suo legale Antonio Conte, ha presentato al giudice Simona Rossi una contro-istanza nella quale sottolinea che le entrate della ex moglie non sono diminuite”, avendo appena finito di condurre Battiti Live. Al cachet dello show musicale di Canale 5 si sommano poi i soldi percepiti per il docu film di Netflix, Unica (stimati “intorno ai 700mila euro), e gli incassi della biografia Che stupida! La mia verità, edito da Mondadori.
A tutto questo si aggiunge una novità che riguarda il primogenito della coppia, Christian, che dal 1° agosto gioca ufficialmente nell’Olbia Calcio (serie D), dunque risulta essere “indipendente, autonomo e non vive più nella casa coniugale”. Per questo Totti ha chiesto che l’assegno venga modificato al ribasso: “Venendo meno l’esigenza di mantenere uno dei tre figli, sui quali era tarato l’assegno mensile, per l’ex capitano della Roma va abbassato e portato probabilmente sotto i 10mila euro”. Ovvero meno nella metà di quanto inizialmente chiesto dalla Blasi nell’atto di citazione con la quale si era aperta la causa per la separazione giudiziale. Entro un mese la giudice dovrebbe prendere una decisione definitiva.